Vaccino contro la malaria, la prequalificazione dell’Oms

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Sono 229 milioni nel mondo ogni anno, secondo le stime, i casi di malaria, con 409.000 morti, concentrati fra i bambini sotto i 5 anni. Per contrastare questa malattia l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha assegnato la prequalifica a Mosquirix, il vaccino contro la malaria ‘targato’ Gsk.

Si tratta della prima prequalificazione per un vaccino contro la malaria, un passo importante nell’introduzione del vaccino nei Paesi con trasmissione della malaria da P. falciparum da moderata ad alta.

Ma che cosa significa, in pratica, questa notizia? Il programma dell’Oms per la
prequalificazione dei farmaci garantisce che i farmaci selezionati rispondano
agli standard internazionali di qualità, sicurezza ed efficacia. La decisione è un prerequisito obbligatorio per le agenzie delle Nazioni Unite (Onu), come l’Unicef, per acquistare il vaccino in collaborazione con Gavi, Vaccine Alliance e i Paesi che possono accedervi.

La prequalificazione per Mosquirix è il risultato di un rigoroso processo regolatorio con la valutazione dei dati clinici, di sicurezza e tecnici che garantisce che il vaccino soddisfi gli standard di qualità, sicurezza ed efficacia e sia adatto alla popolazione target, spiegano d Gsk.

Per Thomas Breuer, Chief Global Health Officer di Gsk si tratta di “un passo fondamentale per raggiungere i bambini con il primo e unico vaccino contro la malaria approvato. La malaria rimane una causa significativa di malattia e morte per i bambini in molte parti del mondo ed è un importante fattore di disuguaglianza. Finora, oltre 1 milione di bambini in Ghana, Kenya e Malawi hanno ricevuto almeno una dose di Mosquirix, donata da Gsk attraverso il programma di attuazione del vaccino contro la malaria. E la prequalificazione dell’Oms apre la strada a più bambini per beneficiare del vaccino”.

Nel 2021, l’Oms aveva raccomandato un uso più ampio del vaccino per ridurre le malattie infantili e i decessi per malaria nei bambini che vivono nell’Africa subsahariana e in altre regioni con trasmissione da moderata ad alta.

Gsk sta lavorando con i partner per accelerare un trasferimento di prodotti per la produzione di antigeni a lungo termine, incluso il trasferimento di tecnologia, a Bharat Biotech dell’India. Questa partnership dovrebbe consentire una produzione più efficiente del vaccino a volumi più elevati nel tempo.

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