Nube di metano dal mar Baltico, i rischi per salute e ambiente

gas Nordstream
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Mentre non sono ancora state chiarite le cause della  fuoriuscita di enormi quantitativi di gas dal Gasdotto Nord Stream 1 e 2 (sul Guardian si punta il dito sui robot di manutenzione che operano all’interno della struttura del gasdotto), funzionari danesi hanno segnalato che il Nord Stream 2 ha smesso di perdere gas (è stato raggiunto un equilibrio tra la pressione del combustibile e quella dell’acqua). Ma una nube di metano si starebbe muovendo dal Mar Baltico verso l’Italia.

Il fenomeno collegato alla fuoriuscita di gas, che avrà un impatto tutto da valutare sull’ambiente – si stimano tra 100mila e l350mila le tonnellate di metano in mare – non costituirebbe un diretto pericolo per la salute umana. A precisarlo è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima).

I due gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2, colpiti da misteriose esplosioni che li hanno pesantemente danneggiati, corrono per 1.224 chilometri sul fondo del mare inabissandosi a Vyborg e Ust-Luga, in Russia, e riemergendo a Greifswald, in Germania. E  non stupisce, alla luce delle esplosioni, l’analisi dell’Unione Nazionale Consumatori sulla top 30 dei rialzi nel nostro Paese.

Se i voli internazionali registrano un +118,3% su settembre 2021, al 2° posto c’è l‘energia elettrica (libero + tutelato), più che raddoppiata in un anno con +103,4%. Medaglia di bronzo al gas naturale e gas di città con +63,7%. Al 4° posto l’olio diverso da quello di oliva con +60,5% che vince per gli alimentari. Seguono Gpl e metano (+46,4%), gasolio per riscaldamento (+43,7%), al 7° posto il burro (+38,1%), medaglia d’argento tra gli alimentari, seguito dalla margarina che con +26,5% si colloca sul gradino più basso del podio per il cibo e dal riso (+26,4%). Chiude la top ten generale il latte conservato (+24,5%), 5° tra gli alimentari.

Ma a preoccuparci sul fronte della salute è la nube di gas. In questo caso però, però, arrivano le prime rassicurazioni.  La nube “ha già avuto il tempo di diluirsi e, in ogni caso, per arrivare fino al nostro Paese necessiterebbe di correnti sufficientemente forti da causarne ulteriore diluizione, riducendo praticamente al minimo qualsiasi rischio diretto o immediato per la salute umana“, ha spiegato il presidente Sima, Alessandro Miani.

“Diverso è il discorso se si guarda alle conseguenze a medio-lungo termine sulla salute planetaria. Infatti, al pari dell’anidride carbonica (CO2), anche il metano è un gas climalterante, seppur con una minor persistenza in atmosfera rispetto a quella della CO2”.

“Gli effetti sul surriscaldamento della Terra potrebbero comunque essere importanti se le fuoruscite di gas dovessero continuare. A oggi la quantità di metano fuoriuscita, seppur notevole, non desta grandi preoccupazioni per il suo impatto diretto sul clima a livello locale, ma su scala planetaria potrebbe avere una portata devastante, contribuendo ad aumentare gli eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici”, continua Miani.

Per il riscaldamento globale il gas metano è 25 volte più pericoloso dell’anidride carbonica ed è secondo solo al diossido di carbonio, ricordano dalla Sima.

“Maggiori analisi e valutazioni saranno fatte per fornire un dato più chiaro sugli impatti ambientali dell’incidente occorso nel Mar Baltico”, conclude il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale.

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