Ricerca, l’Italia dei giovani cervelli premiati dall’Ue

ricerca giovani
Aboca banner articolo

La creatività italiana fa incetta di riconoscimenti in Europa, ma ancora oggi molti dei nostri giovani più promettenti scelgono di crescere all’estero. E’ di questi giorni la notizia del finanziamento complessivo di 636 milioni di euro per 408 talenti emergenti della scienza da 46 Paesi, con l’Italia al secondo posto per numero di ricercatori premiati. Giovani scienziati che però, ancora oggi, spesso lavorano oltreconfine.

Sono stati assegnati gli Starting grant del Consiglio europeo della ricerca (Erc). Fondi preziosi – un tempo i britannici avevano numeri record, ma era prima di Brexit. Oggi qualcosa è cambiato – che “aiuteranno eccellenti giovani scienziati, che hanno da 2 a 7 anni di esperienza post dottorato, a lanciare i propri progetti, formare i propri team e perseguire le loro idee più promettenti”, come spiegano dall’European Research Council. Il nostro bilancio, tutto sommato, è dolceamaro.

I talenti della ricerca italiani

L’Italia spicca infatti per numero di giovani studiosi premiati: è seconda dopo la Germania. Tra i vincitori del bando i nostri ricercatori sono 41, contro i  70 tedeschi. Alle spalle degli italiani gli israeliani (30) e gli olandesi (28).

Il podio però è ben diverso se si guarda ai grant assegnati in base ai Paesi che ospiteranno i progetti. L’Italia scivola infatti al sesto posto (con meno di 30 grant ospitati nei centri di ricerca e nelle istituzioni scientifiche – anche eccellenti – disseminate lungo Penisola).

I vincitori del bando Erc hanno proposto di realizzare i loro studi in università e centri di 26 Paesi in tutta Europa. Prima anche su questo fronte la Germania (81 progetti), seguita da Regno Unito (70), Paesi Bassi (40) e Francia (39).

I progetti

Tra le ricerche tricolori vincitrici, quella di Serena Sanna dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica (Irgb) del Consiglio nazionale delle ricerche di Cagliari per il progetto “SEMICYCLE”. L’obiettivo è comprendere le interazioni tra gli ormoni sessuali femminili e il microbiota per la medicina personalizzata nei disturbi cardiometabolici nelle donne.

Oltre che dal Cnr-Irgb (la coordinatrice Serena Sanna e altri cinque ricercatori, due dei quali saranno reclutati a breve), il gruppo di ricerca è composto da personale dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico burlo-Garofolo di Trieste e del Groningen Microbiome Center dell’University of Groningen, in Olanda.

Oggetto dello studio “un campione di 300 donne sane attraverso tecnologie molecolari e approcci statistici all’avanguardia; successivamente, sarà studiata l’associazione tra le componenti del microbiota individuate come regolatorie del metabolismo glucidico e lipidico nelle donne sane, e l’insorgenza e la progressione delle patologie cardiovascolari e metaboliche, utilizzando coorti con dati già esistenti su un totale di più di 5.000 donne”, ha spiegato Sanna. “Il progetto ci permetterà per la prima volta di individuare le componenti del microbioma che modulano il profilo cardio-metabolico specificatamente nella donna:  la loro comprensione potrebbe guidare lo sviluppo di strategie di prevenzione e trattamenti su misura”.

Nella rosa dei vincitori c’è anche una ricerca sui cromosomi guidata da Simona Giunta dell’Università Sapienza di Roma: l’obiettivo questa volta è capire quanto sia importante la variabilità nel Dna tra persone diverse, per migliorare la possibilità di intervenire in maniera mirata, personalizzata e sempre più efficiente. Giunta è rientrata in Italia nel 2020, dopo quasi due decenni all’estero. “Da quando lasciai per la prima volta il Paese nel 2002, l’esodo di giovani connazionali in cerca di opportunità accademiche ed economiche non ha fatto altro che aumentare – ha detto Giunta – causando una dispersione progressiva dei talenti e riducendo il potenziale del nostro Paese in termini di progresso scientifico: ben vengano gli strumenti messi in campo per invertire questa tendenza”.

Cecilia Laterza dell’Università di Padova ha vinto un finanziamento con progetto COnNect, per ripristinare le funzioni cerebrali danneggiate con la bioingegneria e la medicina rigenerativa. Laterza realizzerà, nei prossimi 5 anni, il suo progetto presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, scelto come Host Institution, con un finanziamento complessivo di euro 1.500.000.

Infine Stefano Facchini dell’Università di Milano si è aggiudicato uno starting grant per una ricerca che studierà la nascita dei pianeti simili a Giove al di fuori del Sistema Solare, grazie anche ai dati provenienti dal telescopio spaziale James Webb e dal telescopio Alma in Cile.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.