Covid, svelati i segreti di Gryphon

Covid Gryphon
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Mentre la Cina fa i conti con una possibile nuova ondata Covid, gli scienziati si concentrato su varianti e forme ricombinanti del conavirus pandemico. Ebbene, la temuta Gryphon (XBB) – forma ricombinate di BJ.1 e BM.1.1.1 – non solo non è più contagiosa di Omicron 5, ma la sua diffusione avrebbe anche già raggiuto il plateau.

A mettere sotto la lente i segreti Gryphon è uno studio italiano firmato dal ‘cacciatore di varianti’ Covid Massimo Ciccozzi, responsabile dell’unità di Statistica medica ed Epidemiologia della facoltà di Medicina e Chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, insieme a colleghi fra i quali Fabio Scarpa (Università di Sassari), Domenico Benvenuto (Campus Bio-Medico), Roberto Cauda (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Antonio Cassone (Università Sapienza di Roma). Lo studio è stato da poco pubblicato in pre-print e sarà disponibile nei prossimi giorni sul ‘Journal of Medical Virology’.

“Abbiamo analizzato le caratteristiche di questa forma ricombinante: ha un’affinità per il recettore inferiore a Omicron 5 che, quindi, è risultata più contagiosa. I virus a Rna normalmente possono ricombinare quando c’è un’infezione doppia in contemporanea in uno stesso individuo – ricorda Ciccozzi – Lo fa anche l’influenza. E’ importante studiare le caratteristiche del virus emerso da queste ricombinazioni, per capire se è più o meno abile delle forme progenitrici”.

Se Omicron 5 batte Gryphon, un “altro aspetto interessante è che c’è già stato a livello mondiale un picco ai primi di novembre, e adesso c’è un plateau. Questo ci dice che Gryphon non prenderà il posto di Omicron 5″, aggiunge lo scienziato.

Quando due forme ricombinano, non è detto che si scambino le caratteristiche ‘peggiori’, sintetizza Ciccozzi. Ecco perché adesso più che temere Gryphon e Cerberus, lo scienziato si dice preoccupato per quello che sta accadendo in Cina. “Il contagio zero con questo virus non esiste. E una volta fatta marcia indietro sulla politica dei lockdown, il Paese si trova a fare i conti con Omicron, che è contagiosissima. Ma anche con una popolazione poco immunizzata e che, oltretutto, non ha ricevuto i prodotti a mRna, molto più efficaci nel ridurre gli effetti pesanti di Covid”.

“I numeri di contagi e di morti che arrivano dalla Cina sono vaghi e poco attendibili, ma soprattutto Zero Covid e politica vaccinale sono state sbagliate”, continua Ciccozzi.

Se dunque nelle prossime settimane il coronavirus nel Paese sarà libero di circolare, “è possibile che emergano nuove varianti“, continua l’esperto. Ciccozzi però sottolinea due fatti: “L’evoluzione ha sempre fatto un passo avanti, mai uno indietro. E l’epidemia in corso in Cina è di Omicron”, che in Occidente ormai conosciamo bene.

In ogni caso, a distanza di quasi tre anni dall’inizio della pandemia, la Cina torna al centro dell’attenzione del mondo.

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