I virus di Natale, tra influenza e Cerberus

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Non sarà un Natale di virus, ma i virus non mancheranno di certo durante le feste, tra influenza, sindromi simil-influenzali e Covid-19. Se il picco dell’influenza sembra ormai alle spalle, anche Sars-Cov-2 appare in frenata.

Ormai in Italia la sottovariante Omicron 5 è predominante, mentre BQ.1.n, meglio nota come Cerberus, è in significativo aumento passando dal 30,7% al 64,1%  30.7% sul totale dei campioni BA.5.

Ma vediamo gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Superiore della Sanità (Iss), e iniziamo proprio con l’influenza. Secondo l’ultimo bollettino dei medici sentinella della rete Influnet, nella settimana dal 12 al 18 dicembre i casi in Italia sono stati circa 887.000, in calo rispetto alla settimana precedente. In totale circa 5,3 mln di italiani sono stati messi a letto finora da questo virus e dai ‘cugini’ (le sindromi simil-influenzali)

Quest’anno la corsa dell’influenza ha superato le previsioni, anticipando il picco “rispetto alle precedenti stagioni”, come confermano i medici sentinella. L’incidenza è pari a 15,0 casi per mille assistiti (erano 15,6 nella settimana precedente), e i più colpiti restano i bimbi piccoli: a 0-4 anni abbiamo 45,57 casi per mille. L’incidenza risulta però in calo nei bambini (‘bersagliati’ la scorsa settimana), mentre è stabile nei giovani adulti e negli anziani.

In cinque Regioni – Piemonte, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo – l’incidenza dei virus influenzali ha superato la soglia di massima intensità.

Sul fronte Covid in Italia, calano in modo massiccio i nuovi casi una settimana, ma i decessi fanno registrare un nuovo aumento. I contagiati ‘ufficiali’ nella settimana 16-22 dicembre sono 137.599, -21,2% rispetto alla settimana precedente (174.652). Ma i morti sono stati quasi 800, per la precisione 798, +11,0% rispetto alla settimana precedente (719).

Quanto alle varianti del virus pandemico in circolazione, al 13 dicembre Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.5 largamente predominante e una quota di ricombinanti omicron/omicron pari al 3,0%.

Ecco nei dettagli le prevalenze stimate:
100% variante omicron
BA.2 6,2% (range: 0% -12,8%)
BA 4 0,3% (range: 0% -14,3%)
BA 5 90,6% (range: 77,3% – 100,0%)
Omicron/omicron 3,0% (range 0%-10,6%)

Oggi a circolare nel nostro Paese è soprattutto Omicron 5, con una prevalenza a livello nazionale pari a 90,6%. Quanto a Cerberus, è cresciuta e ormai costituisce la maggioranza dei casi di Omicron 5.

Al contrario Gryphon o XBB (una versione ricombinante dei sotto-lignaggi omicron BJ.1 w BM.1.1.1), appare in lieve calo rispetto all’indagine precedente.

Ma il ‘valzer delle varianti’ non sembra essere concluso. Il rapporto dell’Iss segnala la presenza di 75 sequenze riconducibili a BA.2.75, la cosiddetta ‘Centaurus’.

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