Parkinson in crescita. L’effetto di verde, robotica e realtà virtuale

riabilitazione
Aboca banner articolo

I numeri sono importanti: la malattia di Parkinson colpisce oggi 5 milioni di persone nel mondo, circa 400.000 solo in Italia, e si manifesta in media intorno ai 60 anni. Si stima però che questo numero sia destinato ad aumentare nel nostro Paese e che nei prossimi 15 anni saranno 6.000 i nuovi casi ogni anno, di cui la metà colpiti in età lavorativa.

L’effetto del verde

In occasione della Giornata mondiale sul Parkinson, la Società Italiana di Neurologia diffonde i risultati di uno studio americano appena pubblicato su ‘JAMA’: l‘esposizione agli ambienti naturali come foreste, parchi, alberi e fiumi può ridurre il rischio di ospedalizzazione per malattia di Parkinson.

Tra gennaio 2000 e dicembre 2016 sono stati analizzati oltre 122mila persone fra 65 e 74 anni coperti dal sistema di assistenza sanitaria americano Medicare (87,6%), metà delle quali con diagnosi di Parkinson.

passeggiata parco

I dati di ricovero sono stati confrontati con gli indici di vegetazione viva e di acqua dell’area di residenza dei pazienti, che un apposito algoritmo ha adeguato in relazione alle diverse stagioni dell’anno. L’indice (che valuta la percentuale di parchi e acque in relazione alla densità di popolazione ≥1000 persone/miglio quadrato) ha mostrato una riduzione di ricoveri ospedalieri per i pazienti con malattia di Parkinson, indicando che alcuni ambienti naturali sono associati a un calo del rischio di ospedalizzazione per Parkinson.

“Finora esistevano dati contrastanti sull’efficacia dell’esposizione ai cosiddetti spazi verdi nel proteggere da diverse condizioni neurologiche – ha commentato Alfredo Berardelli, presidente della Società Italiana di Neurologia – mentre da numerosi recenti studi è emerso che questi ambienti esercitano una vera e propria azione terapeutica. Una ragione in più per sensibilizzare i responsabili politici a prendere in seria considerazione interventi di protezione degli habitat naturali”.

Robotica e AI

Se contro il Parkinson non esiste ancora una cura farmacologica in grado di bloccarne il decorso, in questi anni la riabilitazione si è affermata sempre più come parte essenziale e integrante del trattamento medico‐chirurgico. Diventando sempre più tech.

“Le più innovative strategie riabilitative vedono il coinvolgimento di sofisticate tecnologie e, in particolare, di robot dedicati alla gestione e alla riabilitazione della motricità ma anche di tutte quelle problematiche legate alle attività cognitive compromesse,  spiega Maria F. De Pandis, responsabile del Centro Parkinson del San Raffaele di Cassino.

Un momento della riabilitazione di una paziente/San Raffaele Cassino

“Tra le tecnologie di ultima generazione in uso qui al San Raffaele il Walker View, l’evoluzione di un tapis roulant che grazie a una serie di sensori e celle in carico presenti sul tappeto rotante trasforma il passo del paziente in una vera e propria analisi del cammino. Una telecamera 3D trasforma poi la sua immagine in un avatar e la ritrasmette, come in uno specchio digitale, inducendo il paziente a correggere in ogni momento la lunghezza del suo passo e la qualità della sua postura”. 

I benefici dei programmi di allenamento su tapis roulant con realtà virtuale non immersiva sono stati evidenziati anche da studi internazionali, non ultimo uno pubblicato sul Lancet neurology che ha coinvolto cinque Paesi (Belgio, Israele, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito), relativo alla capacità di ridurre il rischio di caduta negli anziani sani, in soggetti affetti da malattia di Parkinson e in persone con declino cognitivo lieve.

Nella struttura di Cassino si ricorre anche a “sistemi riabilitativi volti al miglioramento della motricità dell’arto superiore cosiddetti end effector: il paziente effettua un esercizio e il robot interviene attivamente solo nel movimento che lo stesso non riesce a compiere. Ciò permette di effettuare movimenti che sarebbero difficili o impossibili da eseguire con una elevata intensità di ripetizione del movimento”, conclude la neurologa.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.