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Al via a Bergamo il cammino per il rilancio del Ssn, Laboratorio sanità

Fiera di Bergamo
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In pandemia sembrava che fossero tutti d’accordo sull’esigenza di finanziare di più e meglio la sanità italiana, per il futuro del Paese. Poi però l’emergenza è rientrata e il Ssn si è trovato a fare i conti con le vecchie criticità, acuite dagli anni di Covid. “E’ arrivato il momento di rilanciare il nostro Servizio sanitario nazionale, non c’è più tempo da perdere”. Parola di Vasco Giannotti, presidente del Comitato scientifico Forum Risk Management in Sanità, che chiama a raccolta gli esponenti del settore in vista del “Laboratorio Sanità 20/30 Lombardia”, in programma il 14 e 15 giugno a Bergamo.

Obiettivo, condividere idee e proposte delle strutture sanitarie pubbliche, private e del mondo no-profit, per salvare e rilanciare il Ssn. Il tutto in una sede evocativa, la Fiera che ospitò un ospedale da campo nella città duramente colpita nella prima ondata della pandemia.

“E’ quasi tutto pronto per le giornate di Bergamo. Abbiamo più di mille iscritti – dice Giannotti a Fortune Italia alla vigilia dell’evento promosso dalla ‘Fondazione Gutenberg’ – ma ne aspettiamo 1.500″.

Una roadmap

La kermesse lombarda rappresenta l’inizio della roadmap che, passando dal Laboratorio Sanità Campania (6 luglio) e dal Forum Mediterraneo di Bari (20-22 settembre), “avrà come culmine il 18° Forum Risk Management in Sanità in programma ad Arezzo (21-24 novembre). Un percorso che ci permetterà di mobilitarci e trovare le risposte che ci consentiranno di salvare e rilanciare il nostro Ssn. Ma questo – avverte Giannotti – è possibile solo con il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema: i professionisti della sanità, gli esperti, i dirigenti delle aziende sanitarie e delle Regioni, il mondo del terzo settore e dei sindaci, ma anche le imprese”.

Vasco Giannotti
Vasco Giannotti

Gli insegnamenti della pandemia

Covid-19 “ci ha insegnato che la sanità e la salute non riguardano solo le persone, ma anche le comunità. Si tratta di un bene primario che va salvaguardato: penso all’accesso ai servizi sanitari per tutti, indipendentemente da censo e residenza. Inoltre le imprese, che con i vaccini si sono dimostrate in grado di risolvere rapidamente problemi complessi, devono diventare partner per realizzare gli obiettivi di salute del Ssn”.

Turismo sanitario e longevità

Tanti i temi ‘chiave’ sul tavolo, ricorda Giannotti. “A Bergamo metteremo il nostro Ssn a confronto con i sistemi sanitari europei: abbiamo tante eccellenze, tanto da insegnare ma anche tanto da imparare. Perchè l’Italia, con le sue peculiarità, anche quelle geografiche e artistiche, potrebbe diventare una meta importante di turismo sanitario, dall’Europa, ma anche dall’Africa e dal Medio Oriente. Perchè curarsi da noi significa buona medicina ma anche bellezza, patrimonio artistico e culturale”.

“C’è poi la sfida della longevità: gli italiani invecchiano – continua Giannotti – e non sempre lo fanno bene. Occorre mettere al centro il bisogno di prevenzione degli anziani, che devono essere considerati una risorsa. Il Parlamento ha approvato una buona legge per incrementare i servizi per l’anziano attivo, e questa legge sarà presentata a Bergamo da Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita”.

La sfida adesso è quella di mettere in atto davvero questa normativa a tutela della salute degli anziani. “E questo non solo come risposta di civiltà, ma anche per l’ottimizzazione dei costi: prevenire le malattie degli anziani si traduce in un importante risparmio per il Ssn”, riflette Giannotti.

A Napoli, invece, “si parlerà di come gli strumenti Itc possono essere importanti per innovare il sistema sanitario e aiutare le Regioni del Sud a recuperare i ritardi accumulati in questi anni. Poi al Forum Mediterraneo parleremo di equità in salute e degli interventi per contrastare le malattie mentali e la rete degli screening e dei consultori, ma anche del contrasto alla povertà sanitaria”. 

Infine “ad Arezzo faremo la sintesi di questo percorso, dando centralità ai direttori generali e alle direzioni strategiche, perchè sono loro gli attori principali del cambiamento in sanità”. Giannotti annuncia anche un monitoraggio dei progetti del Pnrr per la sanità e il sociale, con l’intenzione di condividere idee e proposte per “rilanciare con forza il Ssn. Una sfida che si può realizzare solo con il contributo di tutti”.

Più fondi

Un lavoro di analisi, ascolto e condivisione di buone pratiche che però, da solo, non basta. “La prevenzione è fondamentale, ma occorre investire di più sul settore: abbiamo già perso molto tempo. Anche rispetto a quello che ci dicevamo in pandemia. Ora bisogna passare ai fatti: noi sosteniamo la proposta delle Regioni che chiedono di aumentare i finanziamenti per il Ssn e di impostare un programma che nei prossimi 2-3 anni si avvicini alla media europea. Dal 6% del Pil dobbiamo arrivare al 7%, alrimenti le risorse non basteranno. Insomma, dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare pancia a terra – conclude – per trovare risorse e personale essenziali per il nostro Ssn”. Tempus fugit, e il rischio è quello di svegliarsi quando è ormai troppo tardi.

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