UCBM, il ruolo dell’Università nel trasferimento di competenze alle imprese

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L’incontro tra imprese e università per valorizzare i nuovi talenti e inserirli nel mondo del lavoro rappresenta un elemento centrale nella sfida per il rinnovamento delle competenze in un momento di grandi cambiamenti come quello che stiamo vivendo. La quarta rivoluzione industriale è in corso: la trasformazione digitale, la tendenza all’ulteriore automazione e allo scambio di dati stanno integrando nei processi produttivi tecnologie come Internet of Things, intelligenza artificiale, big data per aumentare l’efficienza, la produttività e la flessibilità delle imprese.

A questo rapido e continuo cambiamento non corrisponde ancora un adeguato adattamento nelle competenze dei lavoratori: sorge così un divario che genera un vuoto nella domanda di lavoro, interroga le istituzioni, sfida le aziende e chiama in causa le università.

In Italia, questo gap di competenze è tema particolarmente urgente. Nel complesso tessuto imprenditoriale nazionale l’adeguamento alle tecnologie dell’Industria 4.0 è tuttora in corso e anche i lavoratori sono in ritardo, spesso privi delle competenze necessarie per lavorare al passo delle tecnologie più avanzate.

Per colmare questa lacuna, negli scorsi anni il governo italiano ha avviato una serie di iniziative per lo sviluppo delle competenze 4.0, tra agevolazioni fiscali, finanziamenti su programmi di formazione e nuovi centri di formazione. Tuttavia, occorre fare di più e andare a incidere direttamente sui curricoli formativi a partire da quelli degli studenti universitari delle Facoltà interessate.

Secondo un rapporto dell’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (Inapp), il gap di competenze di industria 4.0 in Italia è particolarmente evidente nei settori dell’intelligenza artificiale, dell’analisi dei dati, della cybersecurity e della robotica. Al contrario, a livello globale, le grandi multinazionali stanno investendo grosse cifre nel finanziamento di programmi educativi per supportare i loro ecosistemi in alcuni settori come l’IoT, l’intelligenza artificiale e la data science. Già nel 2017 i giganti del settore avevano investito 50 mln di dollari ciascuno in un programma Stem quinquennale per sostenere le esigenze del mercato del lavoro dell’Industria 4.0, come emerge dal rapporto Usa ‘Increasing access to high-quality science, technology, engineering, and mathematics (STEM) education’. E negli ultimi anni si sono intensificati i rapporti tra le grandi imprese e gli atenei in tutto il mondo.

In Italia questo sforzo è ancora da compiere. Governo, istituzioni educative e il settore privato sono chiamati a collaborare per fornire ai lavoratori l’istruzione e la formazione necessarie a colmare questo gap, per dare nuove opportunità all’intero sistema produttivo, accrescere la competitività italiana e continuare ad essere presenti sugli scenari globali creando valore.

Uno degli attori centrali in questa sfida è proprio l’università. Una realtà specializzata come l’Università Campus Bio-Medico di Roma, con i suoi quasi 3.000 studenti e 14 corsi di laurea orientati alla Medicina, all’Ingegneria e alla Sostenibilità, rappresenta un soggetto ideale per attuare il trasferimento di competenze dalla formazione alle imprese grazie a un rapporto fecondo nel quale le imprese indicano ciò di cui hanno bisogno, l’università integra le competenze negli insegnamenti curriculari e insieme al mondo produttivo va a creare le occasioni di incontro tra domanda e offerta.

In UCBM le relazioni con il mondo delle imprese sono curate costantemente: con loro abbiamo disegnato alcuni nostri percorsi formativi e siamo attenti a cogliere le richieste che arrivano da chi è in prima linea nei diversi ambiti dell’innovazione.

Con la stessa mentalità e con l’intento di portare energie nuove ai settori produttivi nascono iniziative come il progetto Industry 4.0 Bootcamp, giunto alla quinta edizione e quest’anno incentrato sull’intelligenza artificiale. Avviato nel 2019, il Bootcamp è un progetto internazionale fortemente connesso con le imprese che vede protagonista l’Università Campus Bio-Medico di Roma insieme all’Università di Cambridge e vari partner aziendali tra i quali IBM e DXC Technology, attenti alla valorizzazione dei giovani talenti. La scuola estiva (che si terrà anche quest’anno nel mese di agosto) offre un programma intensivo di lezioni, laboratori e veri casi di studio aziendali nel quale le imprese hanno la possibilità di valutare e coinvolgere direttamente gli studenti potenzialmente inseribili in azienda.

Molte altre sono le possibilità di conoscere durante il corso di studi cosa cercano le imprese: in UCBM numerose sono le lezioni tematiche con dirigenti e manager di alto livello, o i seminari a tema con focus approfonditi su tematiche legate all’innovazione. Il rapporto continuo con le imprese appartenenti a numerosi settori, dal biotech alla chimica alla farmaceutica, permette di ospitare in ateneo i protagonisti del mondo produttivo.

In particolare la collaborazione con Unindustria, attraverso la facoltà dipartimentale di Ingegneria, ha visto varie imprese laziali entrare a far parte dell’Advisory Board promotore del corso di laurea in Ingegneria dei sistemi intelligenti. Lo stretto rapporto che, più in generale, lega UCBM con le associazioni di categoria collegate a Confindustria genera di anno in anno sinergie di valore.

Sempre all’interno delle nostre strutture giornate come il ‘Job Day’ offrono a centinaia di studenti e neolaureati la possibilità di confrontarsi con i rappresentanti di aziende nazionali e multinazionali per effettuare colloqui direttamente con gli esperti di risorse umane.

Solo una realtà complessa e sfaccettata come un’università può offrire un’ampia gamma di possibilità di contatto con il mondo delle imprese, grazie alla sua rete di relazioni, alla capacità progettuale e al suo essere luogo deputato allo scambio delle idee. Nostro compito è promuovere e facilitare questi processi, a favore di una formazione di valore e del miglioramento del sistema produttivo, a beneficio dell’intera società.

*prorettrice vicaria e delegata alla didattica Università Campus Bio-Medico di Roma

 

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