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Tumori, progetto da 7 mln di euro per dispositivi innovativi

dispositivi biopsia liquida
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Ci sono nomi prestigiosi dell’Accademia e dell’industria italiana dietro il progetto innovativo da ben 7 mln di euro per lo sviluppo di dispositivi medici per il trattamento dei tumori annunciato dal Mimit (delle Imprese e del Made in Italy).

A dare il disco verde al progetto Moore4Medical, il ministro Adolfo Urso. Ma di che si tratta? Il progetto, spiegano dal Mimit, rappresenta la componente italiana dell’omonimo programma europeo in risposta alla call ECSEL JU 2019 “Innovation Action” ed è stato presentato da STMicrolectronics, in collaborazione con Menarini Silicon Biosystems, Università di Pavia, Università di Firenze e Università Roma Tre.

Al centro dell’intesa, lo sviluppo di tecnologie abilitanti dal forte impatto tecnologico rappresentate, in particolare, dalla miniaturizzazione dei dispositivi e dal potenziamento della biopsia liquida.

Gli stabilimenti

Nel progetto sono coinvolti siti produttivi dal Nord al Sud della Penisola: da quelli di STMicrolectronics a Agrate (MB), Cornaredo (Mi) e Arzano (Na) a quello di Menarini Silicon Biosystems a Castel Maggiore (Bo) oltre alle sedi delle Università di Pavia, Università di Firenze e Università di Roma Tre.

Come anticipato, l’accordo prevede un investimento complessivo di circa 7 milioni di euro; il ministero delle Imprese e del Made in Italy mette a disposizione oltre 2 milioni di finanziamenti agevolativi. Le Regioni Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna comparteciperanno economicamente per un ammontare complessivo di circa 165.000 euro. L’accordo, conclude il Mimit, sarà gestito da Mediocredito Centrale per conto del ministero.

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