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Via le multe ai medici per aver lavorato troppo in pandemia, scendono in campo Mattarella e il Governo

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Lavorare come medico o infermiere durante la pandemia è stato un compito arduo,  sfidante e faticoso. Mentre il mondo lottava contro Covid-19, il personale medico si è dedicato in modo eroico a salvare vite e a gestire un’ondata di pazienti senza precedenti. Tuttavia, in alcuni casi, questa dedizione è stata “premiata” con sanzioni e multe. Un recente caso in Italia mette in luce questa situazione.

Nel Policlinico di Bari, tre primari sono stati multati per aver superato gli orari di lavoro e non aver rispettato i riposi previsti per i medici e gli infermieri. Le sanzioni ammontavano a 27.000 euro per uno dei primari e 10.000 euro complessivi per gli altri due.

Tuttavia, dopo una serie di reazioni, la situazione è cambiata. Un primario del pronto soccorso dell’ospedale, Vito Procacci (nella foto in evidenza tratta dal suo profilo Facebook), ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per esporre la sua situazione. Questa mossa ha attirato l’attenzione e ha portato a un colloquio tra il Capo dello Stato e il ministro del lavoro Marina Calderone. Questo incontro ha portato alla sospensione delle sanzioni.

Il caso dei medici del Policlinico di Bari ha portato alla ribalta la questione delle difficoltà che il personale medico ha affrontato durante la pandemia. L’azione ispettiva che ha portato alle sanzioni era stata avviata a seguito di segnalazioni da parte di un’associazione sindacale autonoma. Tuttavia, le circostanze straordinarie della pandemia e l’impegno eccezionale richiesto ai medici dovrebbero essere prese in considerazione.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha commentato la situazione, sottolineando l’importanza di riconoscere l’impegno straordinario del personale medico durante la pandemia. Ha dichiarato che, anche se le norme sono giuste nei loro principi, lo Stato non può sanzionare i medici dopo aver chiesto loro un impegno straordinario in un momento di emergenza come la pandemia da Covid-19.

Ad esprimere la gratitudine dei medici al ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone e al Governo per il tempestivo intervento è stato il presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), Filippo Anelli. “Siamo grati al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – continua Anelli – per avere, ancora una volta, dimostrato la sua solidarietà e la sua considerazione per i medici e per il loro contributo”. La sospensione delle sanzioni da parte dell’Ispettorato del lavoro nell’attesa di valutarne l’annullamento “è segno di attenzione nei confronti dei professionist, e di giusta valutazione del loro impegno quotidiano e dell’abnegazione dimostrata durante la pandemia”, ha ricordato Anelli, ringraziando tutti i medici che, “lavorando senza risparmiarsi, hanno traghettato il Paese fuori dalla pandemia, assistendo oltre 26 milioni di persone e salvando centinaia di migliaia di vite”.

Ecco “la fine degli eroi di Covid: denunciati, aggrediti, sottopagati e ora anche sottoposti a sanzioni per aver retto il sistema sanitario nazionale in uno dei momenti peggiori per la sanità del nostro Paese. Apprezziamo il puntuale e immediato intervento dei ministri del Lavoro e della Salute per evitare la beffa oltre al danno – ha commentato con amarezza il segretario nazionale Anaao Assomed Pierino Di Silverio – Ora occorre lavorare in sinergia cambiare e in fretta il modello di lavoro. Basta pensare al lavoro straordinario come unica soluzione per salvare il Ssn. Anche perché di straordinario oggi resta solo l’impegno profuso ogni giorno dai medici e dai dirigenti sanitari del nostro sistema sanitario. Se il lavoro in ospedale non verrà reso appetibile riconsegnando ai medici e ai dirigenti sanitari sicurezza, retribuzioni dignitose, riconoscimento professionale e sociale e tempo di vita, la spirale di dimissioni che avvolge oggi il nostro Ssn terminerà con la disgregazione di quel che resta del sistema di cure pubbliche”, ha detto Di Silverio.

Il caso dei medici del Policlinico di Bari ha messo in evidenza le sfide che il personale medico affronta quotidianamente, anche al di fuori delle emergenze sanitarie. La mancanza di personale, i carichi di lavoro elevati e le condizioni stressanti sono questioni che richiedono attenzione e soluzioni a lungo termine.

Il sostegno e il riconoscimento dell’impegno del personale medico sono fondamentali per garantire che possano continuare a svolgere il loro importante lavoro in condizioni ottimali. La sospensione delle sanzioni per i medici del Policlinico di Bari è un passo nella giusta direzione e un segnale di apprezzamento per il loro coraggio e dedizione. Tuttavia, è essenziale affrontare le sfide strutturali e migliorare le condizioni di lavoro del personale medico in tutto il Paese.

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