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Covid, campagna di vaccinazione a rilento: il Ministero della Salute sollecita le Regioni

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Il Ministero della Salute ha lanciato un appello urgente alle Regioni italiane affinché intensifichino gli sforzi per accelerare il processo di vaccinazione contro il Covid-19. Questo appello è stato motivato da una campagna di vaccinazione che sta procedendo a un ritmo insufficiente.

Nella circolare del Ministero, si evidenzia che fin dall’inizio della campagna vaccinale 2023-24, sono state ricevute segnalazioni di cittadini riguardo a “difficoltà di accesso alla vaccinazione”. Inoltre, sono state somministrate solo 254.554 dosi di vaccino anti Covid (Comirnaty XBB 1.5) dall’inizio della nuova campagna vaccinale il 25 settembre.

Le Regioni italiane con il maggior numero di vaccinati includono la Lombardia (101.783 dosi somministrate, pari all’1,02% della popolazione), seguita dall’Emilia Romagna (38.856, lo 0,88%) e la Toscana (35.276, lo 0,97%). Tuttavia, alcune regioni, come la Calabria, il Molise e l’Umbria, hanno registrato cifre particolarmente basse, con appena centinaia di dosi somministrate.

Le preoccupazioni principali riguardano la copertura dei cittadini anziani e fragili, che necessitano di protezione urgente. Ad esempio, nel Lazio, la copertura è inferiore all’1%, con meno di 10.000 vaccini anti Covid aggiornati effettuati rispetto agli oltre 100.000 della Lombardia.

I rappresentanti delle autorità sanitarie hanno dichiarato che le dosi di vaccino sono disponibili e che il problema non è di approvvigionamento, ma di organizzazione e comunicazione. La campagna vaccinale è ora aperta negli studi dei medici di famiglia, dei pediatri e nelle farmacie, oltre ai centri vaccinali.

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) ha chiesto una maggiore trasparenza da parte delle Regioni per quanto riguarda le modalità di offerta delle vaccinazioni anti-Covid e antinfluenzali, affinché i cittadini siano informati sui luoghi di somministrazione dei vaccini.

La Federazione delle Farmacie Italiane (Federfarma) ha anche segnalato che il problema principale risiede nelle Regioni che non hanno ancora stipulato accordi per portare le dosi di vaccino nelle farmacie. In alcune Regioni, come la Toscana, l’Emilia Romagna, la Lombardia, la Liguria, il Piemonte e le Marche, il processo funziona bene, mentre il problema si presenta in quelle Regioni che non hanno ancora raggiunto accordi.

Il Ministero della Salute e le autorità sanitarie stanno facendo appello affinché le Regioni intensifichino i loro sforzi e garantiscano che i cittadini abbiano un accesso più agevole alle vaccinazioni anti Covid-19. Il monitoraggio della situazione continuerà per garantire che l’Italia possa raggiungere una copertura vaccinale adeguata contro il Covid-19.

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