Malore in gravidanza, a Torino la storia di Tommaso e la sua mamma

Molinette
Aboca banner articolo

Un ecografo sul cuore, e il malore di una donna in gravidanza diventa una diagnosi, e poi una terapia salvifica. Così un gruppo di ginecologhi e cardiochirurghi di Torino hanno potuto salvare nei giorni scorsi una mamma e Tommaso, il suo neonato, che ancora non era nato. Il tutto grazie a due delicati interventi eseguiti in rapida successione, e alla circolazione extra-corporea.

Risale a qualche giorno fa questa storia di buona sanità che arriva da Torino. Nelle sale operatorie di cardiochirurgia dell’ospedale Molinette è nato, con un parto cesareo in urgenza, il piccolo Tommaso. Un luogo insolito per un parto, ma subito dopo la mamma è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico al cuore. L’operazione è andata bene, lo diciamo subito. Ma vediamo meglio cosa è accaduto.

La storia

La mamma, una torinese di 38 anni in gravidanza a termine era arrivata nella notte all’ospedale Maria Vittoria in gravi condizioni con difficoltà respiratorie. Ma cos’è che la faceva stare male? Sottoposta ad approfondimenti dall’anestesista Erica Galliano e dal cardiologo Davide Forno, grazie all’ecografo poggiato sul cuore – come ha raccontato la mamma al TG5 – i medici hanno individuato una massa benigna all’interno dell’organo, che occludeva la valvola mitrale determinando un danno importante alla contrattilità del cuore stesso. La massa era benigna, ma metteva a rischio la vita della donna e quella del nascituro.

L’intervento

Bisognava intervenire. La mamma è stata subito trasferita presso la Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, e qui i medici hanno deciso di affrontare contemporaneamente i due delicatissimi interventi: il taglio cesareo per far nascere il neonato e immediatamente dopo l’operazione al cuore.

La paziente, in condizioni critiche, è stata assistita e preparata per gli interventi dagli anestesisti Anna Chiara Trompeo, Valentina Scala e Carlo Burzio (dell’équipe del professor Luca Brazzi). I ginecologi Maurizio Giarola, Francesca Salvagno, Emilie Canuto e Bernardette Evangelisti (dell’équipe della professoressa Chiara Benedetto), coadiuvati dalle ostetriche Barbara Ianiro, Erika Pejrasso e Giusy Gennarino, hanno eseguito con successo il parto cesareo, che ha permesso di far venire alla luce il piccolo Tommaso, dal peso di 3.140 grammi.

L’équipe neonatologica, costituita da Silvia Borgione e Laura Ferrero (dell’équipe della professoressa Alessandra Coscia), si è recata con una incubatrice da trasporto presso la sala operatoria delle Molinette per sottoporre il neonato a rianimazione ed assistenza respiratoria, e successivamente trasferirlo nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Sant’Anna.

La circolazione extracorporea

Immediatamente dopo il parto, la neomamma è stata messa in circolazione extracorporea, attraverso un macchinario che consente di ossigenare e pompare il sangue in circolo durante la fase centrale dell’intervento, eseguito a cuore fermo.

A rimuovere la massa cardiaca benigna con una tecnica mininvasiva è stata la dottoressa Cristina Barbero, coadiuvata dal professor Antonio Loforte (dell’équipe del professor Mauro Rinaldi), attraverso un piccolo taglio nel torace destro della paziente.

A quel punto il cuore della paziente, ‘liberato’ dalla massa, ha ricominciato a battere e la valvola mitralica ha ripreso a funzionare. La donna, trasferita subito dopo in terapia intensiva cardiochirurgica, è in buone condizioni e il suo bimbo, all’ospedale Sant’Anna, è stabile e respira da solo. Un’altra storia a lieto fine che ci arriva da Torino e ci mostra un prezioso esempio di buona sanità.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.