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Novo Nordisk, il farmaco per perdere peso fa anche bene al cuore (e ai conti)

Novo Nordisk semaglutide
Gilead

Nuovo colpo per semaglutide, il farmaco studiato da Novo Nordisk per il trattamento del diabete di tipo 2 ormai divenuto un best seller per perdere peso. La versione anti-obesità del medicinale, infatti, riduce di ben il 20% il rischio di infarto e ictus in adulti con cardiopatia abbinata a obesità o sovrappeso (e senza diabete).

Un dato atteso dagli specialisti, come aveva anticipato a Fortune Italia Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Medicina Interna (Simi), che si è subito riverberato sui conti dell’azienda danese.

L’impatto in Borsa

Lo studio è stato reso noto all’American Heart Association Scientific Session di Philadelphia e pubblicato in simultanea sul ‘New England Journal of Medicine’ (Nejm). Risultato? Le azioni Novo Nordisk sono salite alla borsa di Copenaghen, anche grazie a all’annuncio di un investimento da 42 mld di corone danesi (circa 5,6 mld di euro) per espandere l’impianto produttivo di Kalundborg, in Danimarca, destinato anche a potenziare la produzione di semaglutide (sviluppato in due versioni: Ozempic* per il diabete e Wegovy* per l’obesità).

Il ‘gioiello’ Novo Nordisk ha aperto la strada a nuove molecole anti-obesità

Nella seduta del 13 novembre il titolo Novo Nordisk ha toccato le 721 corone danesi, il massimo da oltre un mese. Stamane il dato si è attestato a quota 697 corone (+0,5%). In un anno le azioni di Novo Nordisk hanno guadagnato il 73, 96%. Una gioia per gli azionisti, che si accompagna alle speranze di diabetici, obesi e ora anche cardiopatici. 

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Lo studio

Il trial ha coinvolto 17.604 adulti in 41 Paesi, a partire dal 2018. Si tratta del più vasto studio clinico mai condotto da Novo Nordisk. “Per la prima volta, abbiamo prove che semaglutide 2,4 mg migliora gli esiti cardiovascolari nei pazienti a rischio con Bmi (indice di massa corporea, ndr) pari o superiore a 27, malattia cardiovascolare accertata, senza diabete”, ha affermato il dottor Michael Lincoff, autore principale dello studio e vicepresidente per la ricerca al Dipartimento di Medicina Cardiovascolare della Cleveland Clinic, consulente per Novo Nordisk.

“La riduzione del rischio osservata nello studio Select  – ha aggiunto – suggerisce il potenziale per una nuova opzione nel trattamento dell’obesità, affrontando alcune delle principali cause di morte prevenibile in tutto il mondo”.

Combattere in un colpo obesità e cardiopatie con un unico prodotto potrebbe avere un impatto notevole sulle performance di questo medicinale, già imitato dai produttori di falsi. Ma anche sulla rimborsabilità del farmaco per perdere peso in Italia. “La mia speranza – ci ha detto nei giorni scorsi il presidente della Simi, Giorgio Sesti – è che” Wegovy “possa essere rimborsabile per un sottogruppo di pazienti particolarmente a rischio, se si dimostra che semaglutide protegge da un nuovo evento cardiovascolare i soggetti con obesità. Per questa categoria di pazienti, infatti, sarebbe un salvavita”.

Una nuova era per il trattamento dell’obesità

“Questo studio fondamentale – ha detto Martin Lange, vicepresidente esecutivo e responsabile dello sviluppo di Novo Nordisk – si basa su oltre 20 anni di ricerca sull’obesità, una grave malattia cronica associata a gravi comorbilità ed esiti. I risultati di Select saranno determinanti nel cambiare il modo in cui percepiamo e trattiamo l’obesità”, convinto che ci troviamo di fornte a “una nuova era per la gestione dell’obesità e la riduzione dei rischi cardiovascolari”. Nel trial semaglutide 2,4 mg ha avuto un profilo sicuro e ben tollerato, in linea con i precedenti studi clinici.

La rischiesta di aggiornamento dell’etichetta

Proprio questi risultati hanno portato Novo Nordisk a chiedere un aggiornamento dell’etichetta di Wegovy negli Stati Uniti e nell’Unione europea, per includere l’indicazione relativa alla riduzione del rischio di eventi cardiovascolari maggiori negli adulti cardiopatici con un indice di massa corporea ≥ 27 kg/m2. La decisione arriverà nel 2024, prevedono dall’azienda danese.

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