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Influenza, quasi mezzo mln di italiani a letto. Freddo amico dei virus

bimbo influenza
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Ci siamo: è iniziata in Italia la fiammata dei casi di influenza e virus respiratori. Sono stati poco meno di mezzo milione, circa 448.000, gli italiani messi a letto dal 13 al 19 novembre da febbre, tosse, dolori alle ossa, cefalea, per un totale di circa 1.741.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Malanni particolarmente diffusi tra i bimbi piccoli, ma anche in due regioni del Nord: Piemonte e Lombardia. A dircerlo è l’ultimo report RespiVirNet stilato dall’Istituto superiore di sanità. E con il freddo le cose sono destinate a peggiorare.

“La stagione dell’influenza è partita alla grande, ma in questo momento c’è un grande mix di virus respiratori: Rhinovirus, Coronavirus, Adenovirus. La vera influenza si vedrà in modo importante quando il freddo sarà intenso e prolungato“, precisa a Fortune Italia il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Milano.

“In questo momento e fino ad ora i virus simil-influenzali hanno trovato terreno fertile, perchè sono favoriti dagli sbalzi termici”, precisa l’esperto.

I numeri

E una conferma arriva dai dati Iss: l’incidenza è pari a 7,6 casi per mille assistiti contro i 6,6 nella settimana precedente. Un andamento influenzato da un mix di virus respiratori, precisano dall’Iss, incluso quello causa di Covid-19.

I bambini

Influenza e virus cugini crescono soprattutto nei bimbi piccoli: sotto i cinque anni in cui l’incidenza è pari a 16 casi per mille assistiti (12,8 nella settimana precedente). Per avere un’idea dell’andamento, però, occorre dire che la scorsa stagione in questa settimana l’incidenza nei bambini sotto i cinque anni era già pari a 28,4 casi su mille.

Insomma, i casi sono in aumento, ma non ai livelli della scorsa stagione. L’incidenza ha un andamento particolare: a 5-14 anni è a 5,89 per mille, risale tra giovani e adulti di 15-64 anni a 8,20 e tra gli individui over 65 scende a 5,19 casi per mille assistiti.

I territori

Il livello è salito in tutte le regioni, tranne Friuli-Venezia Giulia e Molise. In Piemonte e Lombardia, segnalano i medici sentinella, è stata già raggiunta la soglia di intensità media dell’incidenza. Quattro Regioni (P.A. di Bolzano, Valle d’Aosta, Basilicata, Calabria) non hanno ancora attivato la sorveglianza.

Che virus ci sono

Appare ancora limitata la circolazione dei virus influenzali. Su 808 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, solo 21 (2,6%) sono risultati positivi al virus influenzale, tutti di tipo A (18 di sottotipo H1N1pdm09, 2 H3N2 e 1 A non ancora sottotipizzato). Inoltre 67 (8,3%) sono risultati positivi per Sars-CoV-2, 34 (4,2%) per RSV e i rimanenti 207 sono risultati positivi per altri virus respiratori: 152 Rhinovirus, 28 Adenovirus, 15 virus Parainfluenzali, 9 Coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2 e 3 Metapneumovirus.

Come difendersi

Come difendersi? “Questo è il momento giusto per la vaccinazione anti-influenzale, eventualmente combinabile con quella anti-Covid, un’opportunità importante per tutti e soprattutto per i soggetti a rischio e anziani”, dice Pregliasco.

“Per il resto, i probiotici possono essere un aiuto per le difese immunitarie, ma un elemento importante è la buona alimentazione, dunque la dieta mediterranea, ricca di frutta e verdura”. Preziosa alleata sempre, ma soprattutto nella stagione dei virus.

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