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Cosa dice Ema sui rischi dei farmaci con pseudoefedrina e anti-obesità

congestione nasale
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Dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema) arriva un alert sui farmaci a base di pseudoefedrina, sostanza presente in numerosi prodotti contro congestione nasale, raffreddore e malanni influenzali. Il Comitato di sicurezza (Prac) di Ema ha infatti raccomandato alcune misure relative ai farmaci con pseudoefedrina per ridurre al minimo i rischi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile e di sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile.

Non solo: il Prac ha chiesto ulteriori informazioni ai produttori degli agonisti del recettore GLP-1 contro obesità e diabete, come Ozempic* e Wegovy* di Novo Nordisk, Byetta* di Eli Lilly e Suliqua* di Sanofi, in relazione al rischio di pensieri suicidari. Ma vediamo meglio cosa hanno detto gli esperti del Comitato Ema.

Il caso pseudoefedrina

La pseudoefedrina è uno stimolante spesso utilizzato come decongestionante nelle persone che soffrono di raffreddore o allergie. Le due sindromi citate dagli esperti sono condizioni rare che possono comportare un ridotto apporto di sangue al cervello, causando potenzialmente complicazioni gravi e pericolose per la vita. “Con una diagnosi e un trattamento tempestivi, i sintomi” di queste sindromi “solitamente si risolvono”.

Le raccomandazioni

I farmaci con pseudoefedrina “non devono essere usati in pazienti con pressione alta grave o non controllata (non trattati o resistenti al trattamento) – si legge nel comunicato diffuso da Ema –  con malattia renale acuta grave (improvvisa) o cronica (a lungo termine) o con insufficienza renale”. Gli operatori sanitari devono consigliare ai pazienti di interrompere immediatamente l’uso di questi medicinali e di fare attenzione ai sintomi delle due sindomi, come forte mal di testa improvviso, sensazione di malessere, vomito, confusione, convulsioni e disturbi alla vista.

Il foglietto illustrativo di tutti i medicinali contenenti pseudoefedrina sarà aggiornato per includere i rischi  relativi a queste sindromi e le nuove misure da adottare.

L’approfondimento sui farmaci per diabete e obesità

Il Comitato di esperti Ema ha inoltre analizzato le evidenze disponibili sugli agonisti del recettore GLP-1 in relazione a casi di pensieri suicidari e di autolesionismo in pazienti che assumono questi farmaci.

Al momento “non è possibile arrivare a conclusioni di un’associazione causale – sostiene il Prac – ma esistono alcune questioni che devono essere chiarite“. Il Comitato ha dunque chiesto chiarimenti ai titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio di: Ozempic*, Rybelsus*, Wegovy*, Victoza*, Saxenda*, Xultophy*, Byetta*, Bydureon*, Lyxumia*, Suliqua* e Trulicity*. I risultati saranno esaminati dal Prac nel suo meeting in programma ad aprile 2024. Ma Ema ci terrà informati via via che nuove informazioni saranno disponibili.

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