Edilizia sanitaria: il 35% degli ospedali non è a norma

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L’incendio all’ospedale di Tivoli ha riacceso i riflettori sulla grande sfida dell’edilizia sanitaria. “Il 35% degli ospedali del Servizio sanitario nazionale non è a norma”. Parliamo di strutture in molti casi datate: “Il 6-7% risale all’età Napoleonica“. Parola di Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari sociali, sanità e lavoro del Senato.

A margine di un incontro sulla sanità integrativa, il senatore sottolinea come sia chiaramente arrivato il momento di affrontare questa sfida, dal punto di vista della vetustà delle strutture, ma anche delle regole e dei costi.

Una risoluzione ad hoc

“In 30 anni sono stati impegnati 40 miliardi di euro e ne è stato speso meno del 25%”, sottolinea Zaffini, citando qualche dato emerso da un‘indagine della Commissione sull’articolo 20, quello appunto sull’edilizia sanitaria. “Chiuderemo questo lavoro con una risoluzione che sollecita il Governo a mettere a disposizione delle Regioni risorse specifiche per la messa a norma del patrimonio edilizio del Ssn”.

Dove si troveranno i soldi? “Si potrebbe ricorrere alle risorse rimaste inutilizzate, o coinvolgere l’Inail. Ma è chiaro che questa è una questione urgente da sistemare. Gli ospedali del Servizio sanitario vanno messi a norma, per la sicurezza dei pazienti e degli operatori che ci lavorano”, ha sottolineato Zaffini.

Intanto sull’incendio all‘ospedale di Tivoli ‘Il Messaggero’ cita un testimone che getta nuova luce sulla vicenda: avrebbe visto buttare una sigaretta da un balcone affacciato sul cortile interno, proprio sopra la mantagna di rifiuti da cui sarebbero nate le fiamme. Non solo vetustà, ma anche incuria e trascuratezza minacciano gli ospedali italiani.

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