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Riforma della Giustizia, Nordio: via l’abuso d’ufficio e revisione dei reati contro la Pa

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha annunciato una serie di riforme ambiziose nel sistema giudiziario italiano, mirando a modernizzare le pratiche, rafforzare la trasparenza e affrontare le sfide emergenti. La revisione dei reati contro la pubblica amministrazione è al centro delle proposte, con l’obiettivo di affrontare la “obsolescenza” del sistema attuale.

Una delle prime vittorie del ministro è stata l’approvazione nella commissione competente del Senato dell’articolo 2 del disegno di legge sulle intercettazioni, che mira a vietare la pubblicazione di intercettazioni riguardanti terze persone non coinvolte nelle indagini. Nordio ha sottolineato l’importanza di una “norma minima di civiltà” e ha criticato l’eccessivo utilizzo delle intercettazioni, soprattutto per le “spese incontrollate” delle Procure.

Il Ministro ha dichiarato di voler introdurre un tetto di spesa per le intercettazioni e ha evidenziato la necessità di una razionalizzazione nell’uso di questa pratica investigativa. Ha anche sottolineato l’importanza di fornire un tetto di spesa agli uffici giudiziari, garantendo un controllo più rigoroso sulle risorse finanziarie impiegate.

La riforma, che Nordio definisce “una norma minima di civiltà”, è solo il primo passo di un piano più ampio. Nordio ha annunciato un impegno per garantire la separazione delle carriere dei magistrati, definendola una promessa “non negoziabile”. Ha enfatizzato la pericolosità di conferire poteri immensi al pm come capo della polizia giudiziaria senza un adeguato controllo.

Il Ministro ha dichiarato che il suo obiettivo è una “giustizia rapida ed efficiente”. Si prevede l’approvazione dei decreti correttivi alla riforma penale entro febbraio, mentre si stanno preparando modifiche alla riforma civile. L’abrogazione dell’abuso d’ufficio, recentemente approvata, è solo l’inizio di un processo di riforma più ampio, che coinvolgerà l’intero sistema di reati contro la pubblica amministrazione, attualmente considerato obsoleto.

Il Ministro Nordio ha anche toccato altri temi cruciali, come la cybersicurezza contro le minacce hacker e la riduzione della popolazione carceraria attraverso modifiche al codice di procedura penale. Ha sottolineato l’importanza di affrontare il problema della prescrizione, proponendo la previsione di un regime transitorio.

Infine, Nordio ha affrontato la percezione internazionale della corruzione in Italia, sottolineando la necessità di spiegare che la corruzione percepita non corrisponde a quella reale e che il Paese risalirà nelle classifiche internazionali. La riforma del sistema giudiziario italiano sembra essere iniziata con determinazione, aprendo la strada a una nuova era di trasparenza e efficienza.

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