Inziano ad arrivare dalla ricerca terapie per rallentare il cammino della malattia di Alzheimer, spesso mirate alle prime fasi della patologia ‘ladra dei ricordi’. Ecco allora che diventa importante una diagnosi il più precoce possibile. Ora arriva la notizia che un Centro a Palermo si aggiunge ai 4 siti produttivi sul territorio italiano che produrranno un radiofarmaco marcato con F18 (Fluoro 18) per il rilevamento di placche amiloidi nel cervello.
È di queste ora la notizia che GE HealthCare ha siglato un accordo con il Centro La Maddalena – attivo da più di 15 anni sul territorio siciliano come officina farmaceutica – per la produzione del radiofarmaco. Si tratta del primo centro che produrrà in Sicilia il biomarcatore e renderà accessibili ai centri di medicina nucleare siciliani e ai pazienti alcuni esami che prima non era possibile eseguire senza spostarsi, cruciali per l’utilizzo del radiofarmaco.
La Pet e il radiofarmaco svela Alzheimer
La tomografia a emissione di positroni (Pet) è un esame che comporta la somministrazione per via endovenosa di una sostanza normalmente presente nel nostro organismo come il glucosio o altre molecole target specifiche, che vengono marcate con una sostanza radioattiva: il radiofarmaco. Si tratta di un esame molto importante perché è in grado di rilevare i processi biologici legati ad una specifica malattia. Il radiofarmaco è l’elemento principale per la riuscita dell’esame, ma è anche quello di maggior deperibilità: la sua efficienza si deteriora entro circa 8 ore dalla produzione.
Per poter iniziare la produzione del radiofarmaco il Centro La Maddalena ha dovuto richiedere un adeguamento all’Agenzia italiana Aifa, che ha autorizzato la produzione di farmaci in asepsi e una luce verde dalla marketing authorization a livello europeo (Ema).
Si tratta del punto di arrivo “di un percorso iniziato alcuni anni fa – puntualizza William Vaccani, General Manager General Manager Italy Malta & Israel at GE Healthcare Pharmaceutical Diagnostics – Fra gli obiettivi che ci poniamo il principale è creare un’assistenza sanitaria che non abbia limiti e questo accordo guarda proprio in questa direzione. Il centro siciliano si aggiunge ai quattro siti produttivi già presenti sul territorio italiano che producono questo radiofarmaco per GE HealthCare, il numero più alto in tutta Europa: una dimostrazione sia del commitment dell’azienda verso il nostro Paese ed alle esigenze dei pazienti, oltre che dell’interesse della comunità medico scientifica per questo radiofarmaco”.
