L’effetto terapeutico dei cavalli per anziani depressi, il progetto

Cavallo amico
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Innovatività, solidarietà, attenzione alla salute e, soprattutto, un grandissimo amore per i cavalli. Nasce così il progetto “Cavallo Amico”, frutto della collaborazione tra il Roma Polo Club e la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che intende studiare l’impatto dell’interazione con i cavalli nei pazienti anziani con cardiopatie trattare chirurgicamente, affetti da depressione post-operatoria.

L’incontro

Un progetto che partirà nel 2024 e che nasce da un incontro, come racconta a Fortune Italia Stefano Giansanti, presidente del Roma Polo Club. “Quello con il professore Emmanuele Emanuele“, già presidente della Fondazione Terzo Pilastro e da sempre promotore di attività filantropiche nell’ambito della sanità, della ricerca scientifica.

“L’avevo conosciuto all’università – dice Giansanti – e l’ho poi rincontrato. Raccontandogli le emozioni che stavo vivendo come atleta della Nazionale di Polo e presidente del più antico circolo di polo italiano, il professore mi ha lanciato una sfida: quella di poter trasmettere queste emozioni ad altre persone, che ne hanno sicuramente bisogno”.

Così è nato il progetto “Cavallo Amico”, in collaborazione tra il Roma Polo Club e la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale. Obiettivo, “studiare – puntualizza Giansanti – l’impatto dell’interazione con i cavalli in pazienti anziani e cadiopatici che però, dopo l’intervento, cadono in depressione. Il nostro scopo è dare loro una nuova scintilla, un’interesse, un’emozione”.

“La comunanza di vedute tra me e Stefano Giansanti sull’opportunità di dar vita ad un progetto che esaltasse i benefici dell’ippoterapia, disciplina che, sulla scia di mio padre medico che ne era un convinto fautore, ho sempre reputato salvifica, è stata immediata – ha detto Emanuele alla presentazione del progetto – Grazie a questa iniziativa, il rapporto affettivo con l’animale diviene un mezzo efficace per restituire vigore e voglia di vivere a coloro che hanno subito un intervento invasivo, delicato e importante, qual è quello al cuore”.

Stefano Giansanti

La prima fase

La fase di sperimentazione, presso le strutture del Circolo del Polo, vedrà la partecipazione di 10 pazienti over 70 anni che, una volta a settimana per due mesi, coadiuvati da personale esperto, svolgeranno una serie di attività finalizzate all’accudimento del cavallo.

Il legame con i cavalli è, secondo gli ideatori, un potente alleato per ristabilire la capacità relazionale ed emozionale, libero dai giudizi. Questa connessione non solo favorisce un miglioramento nella percezione corporea, ma contribuisce anche all’incremento della fiducia nelle proprie abilità e dell’autostima. “Il progetto è stato studiato con la professoressa Alessia Rabini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, con l’obiettivo di stilare un protocollo ad hoc”, aggiunge Giansanti.

Dal canto suo Alessandra Taccone, presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, ha espresso l’auspicio che il progetto “possa diventare strutturale nel tempo” e possa essere “replicato, su basi scientifiche, in maniera più ampia, realizzando corsi gratuiti, svolti da istruttori federali che verranno coadiuvati costantemente da un’equipe medica, in modo da affiancare lo svolgimento delle attività a una vera e propria ricerca scientifica”.

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