Dog Human Fitness, l’effetto di una sana relazione fra padrone e cane

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La conferma era arrivata durante i primi lockdown del 2020, quando era stato imposto l’obbligo di distanziamento anche per l’attività fisica all’aperto: in quel periodo complesso, le passeggiate in compagnia di un cane hanno dimostrato di essere un toccasana per la salute del corpo e dello spirito. I plus dell’attività che oggi va sotto il nome di Dog Human Fitness e, in base a precisi parametri, è stata riconosciuta come una tecnica di allenamento dalla Federazione Italiana Sport Cinofili, in realtà erano noti prima della pandemia.

Molti studi, come quello condotto nel 2021 presso il Center for Human-Animal Interaction della School of Medicine alla Virginia Commonwealth University, negli Stati Uniti, avevano certificato che camminare o correre con un amico a quattro zampe giova alle funzioni muscolari e cardiovascolari, alla respirazione e al rendimento mentale, senza contare gli effetti positivi su stress, ansia e peso forma.

Camminare o correre anche solo per 30 minuti al giorno insieme al proprio animale garantisce notevoli benefici”, conferma Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima) e professore di Prevenzione ambientale all’Università Statale di Milano. “Intanto possedere un cane fa bene all’umore, in modo particolare nel caso di pazienti psichiatrici affetti da paura e fobie e degli anziani con demenza senile, e può essere d’aiuto persino nella modulazione dello stress nei bambini con problemi relazionali. C’è poi da considerare che, una volta stabilita una certa routine, sarà l’animale che ci aiuta a essere meno sedentari ‘costringendoci’ a un movimento quotidiano e facilitando, in aggiunta, la socializzazione con gli altri padroni”.

È poi fondamentale creare fra uomo e animale un vincolo di reciproco rispetto: “L’uso della punizione spesso è associato all’insorgenza di aggressività nel cane, a un aumento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e a una ridotta capacità di apprendimento o di interazione con gli estranei”, sottolinea Miani, nominato presidente della Environmental Health Research Organization (Ehro), ente americano di ricerca medica sulla salute ambientale.  “Il cane va trattato con dolcezza ma anche con fermezza, e un buon metodo per migliorare il rapporto con Fido è fare sport con lui”.

Si può provare il Dog Trekking, che consiste in una camminata su sentieri di varie difficoltà e lunghezze, volendo anche sulla neve; più competitivo è il Canicross, dove il cane, agganciato a una cintura, corre col padrone, mentre nell’Agility Dog l’animale affronterà un percorso a ostacoli nel minor tempo possibile. Sono da provare anche il Disc Dog, in cui si lancia un frisbee che il cane riporta al proprietario, e il Retrieving, il riporto in acqua, “mentre è sconsigliato il traino alla bici o, peggio, allo scooter, che mette a rischio la salute del cane”, avverte Laura Cutullo, medico veterinario omeopata e floriterapeuta: “Non possiamo sottoporre i nostri animali a sforzi abnormi e pericolosi: la passeggiata in natura è la scelta migliore, la lunghezza e la difficoltà devono essere adeguate alle condizioni fisiche del cane, non solo alle nostre. Ma se il cane è pigro o se per strada ‘tira’ troppo, si spaventa o attacca i passanti, lo si può aiutare, oltre che con il giusto metodo educativo, con 
la floriterapia”. Ecco i rimedi più efficaci.

“Partiamo da una premessa: non possiamo pretendere che il cane faccia tutto quello che vogliamo noi. La relazione con un animale implica che si instauri un rapporto equilibrato, in cui anche l’umano deve sapersi adattare alle esigenze del suo pet, cercando di coglierne sia i punti di forza che le debolezze e, soprattutto, rispettandone le necessità”, sottolinea la dottoressa Cutullo, medico veterinario omeopata e floriterapeuta, e autrice dei manuali Fiori di Bach per gli animali e Fiori californiani per gli animali (Xenia).

Di qui l’importanza – proprio come accade con i bambini – di iniziare appena possibile il percorso educativo, a maggior ragione se si desidera condividere con il proprio cane momenti di fitness, di svago e di socialità: “Quando arriva in famiglia un cucciolo, è fondamentale abituarlo fin dai primi mesi di vita a indossare un guinzaglio: nelle giornate più miti si può iniziare in casa o in giardino con una fettuccia o un spago morbido legati al corpo, così da dare al cane anche un’idea dei comandi che riceve da parte del padrone. Più avanti, andranno comunque evitati i collari ‘a strozzo’, da allacciare intorno al collo, e si opterà le imbracature a pettorina, che sono più sicure e scongiurano traumi anche gravi, in particolare se il cane per razza, struttura fisica e carattere è molto energico e tende a trascinare il padrone”, consiglia la veterinaria.

Una volta data l’impostazione, bisognerà ovviamente tenere conto dell’indole naturale del nostro quattro zampe. “Ci sono animali svogliati e altri che vorrebbero sempre uscire, cani che si abituano subito ad accompagnare il proprietario e altri che lo strattonano, provocando cadute e danni alle articolazione di braccia e spalle. È in questi casi che si può intervenire con la floriterapia, che va prescritta in maniera personalizzata dal veterinario e può essere utilizzata in contemporanea anche dal padrone”, spiega l’esperta.

“Quando per esempio il cane è iperattivo, fra i Fiori di Bach sono indicati Impatiens e Vervain e, se in passeggiata risulta poco gestibile, si usa Cherry Plum, mentre Dill dei Fiori californiani funziona se l’animale reagisce in maniera eccessiva agli stimoli esterni, come auto, piccioni, passanti o altri cani. Per il pet che si rifiuta di uscire, pur non avendo malattie né disturbi fisici rilevanti, si usano invece Wild Rose e Olive, che combatte la stanchezza, ma anche Clematis, che rende l’animale più partecipe. Se poi il cane non accetta proprio i comandi, funziona molto bene il californiano Madia, mentre Chestnut Bud è un buon rimedio per rendere i nostri animali più ricettivi e centrati durante l’addestramento, quando il training viene condotto da un istruttore professionale”.

Se di solito insieme a Fido ci si dedica al fitness, c’è tuttavia chi si affida al proprio cucciolo anche per dormire meglio: il calore del cane, l’ascolto del suo respiro e la sensazione di coccola data dal contatto diretto fra umano e animale hanno infatti il magico potere di dissolvere le tensioni e di favorire il sonno. Non è quindi un caso se negli ultimi mesi negli Stati Uniti ha avuto un boom di vendite un modello di cuccia ovale in soffice memory foam e in formato extra large: si chiama Plufl ed è stata pensata per accogliere cani più o meno cresciuti insieme ai loro padroni, per condividere in compagnia corroboranti pisolini.

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