Novo Nordisk punta sull’Italia con un nuovo hub per la ricerca

Il colosso danese Novo Nordisk rafforza il suo legame con l’Italia all’insegna di ricerca clinica e innovazione. L’azienda farmaceutica, che ha investito nel nostro Paese oltre 10 milioni di euro nel triennio 2021-2023, ha scelto infatti Novo Nordisk Italia come Clinical Development Center: il nostro sarà uno dei 25 Stati nel mondo dotati di un hub di ricerca clinica in aree ‘tradizionali’ come diabete, obesità e malattie rare, ma anche in nuovi ambiti terapeutici, come il cardiovascolare, l’Alzheimer e la steatoepatite associata a disfunzione metabolica (Mash).

L’Italia e la ricerca clinica

Per avere un’idea, a livello globale Novo Nordisk dà lavoro a circa 64.300 persone in 80 Paesi, con prodotti commercializzati in circa 170 Stati. Ebbene, l’Italia riveste “un ruolo strategico come Paese nella visione di Novo Nordisk a livello globale”, sottolinea Amale Chalfoun, Clinical, Medical and Regulatory Director di Novo Nordisk Italia (Nella foto in evidenza). “L’apertura di questo nuovo hub ci permetterà di rispondere a quelle che sono le necessità nelle aree terapeutiche nelle quali siamo presenti. Tutto ciò significa offrire ai pazienti la possibilità di accedere a nuove terapie, contribuire allo sviluppo delle capacità dei Centri con i quali lavoreremo in partnership e guidare il cambiamento per sconfiggere le malattie croniche, che sono tra le sfide sanitarie più urgenti”.

“Siamo orgogliosi che l’Italia continui ad essere strategica nella visione di Novo Nordisk a livello globale”, commenta Drago Vuina, General Manager & Corporate Vice President di Novo Nordisk Italia. “Novo Nordisk è un’azienda in continua crescita e l’Italia rappresenta un Paese chiave; gli ultimi investimenti e iniziative lo dimostrano. Auspichiamo che il dialogo con le Istituzioni sia sempre più aperto affinché l’Italia rivesta un ruolo sempre più centrale. Vogliamo offrire tutto il nostro contributo ed esperienza per rendere l’Italia ancora più attrattiva e competitiva nello scenario globale in questo settore”, continua Vuina.

L’impegno di Novo Nordisk

L’azienda danese ha registrato un +415% di pazienti arruolati negli studi clinici negli ultimi 5 anni, triplicando il numero di studi condotti e ampliando le aree terapeutiche. Un’attività che ha coinvolto più di 1.100 operatori sanitari in 80 Centri di ricerca. Nel triennio 2024-2026 il nuovo Centro di sviluppo clinico (CDC, Clinical Development Center) in Italia prevede di coinvolgere complessivamente più di 2.500 pazienti nei trial clinici. 

Il nuovo Cdc

Il Clinical Development Center sarà collocato all’interno della divisione Clinical Medical & Regulatory, per garantire, dicono dall’azienda, un’efficace collaborazione interdipartimentale e un supporto a 360° ai medici sperimentatori impegnati nella ricerca clinica.

Sempre in Italia l’azienda danese sta supportando il progetto ‘Care’ – Clinical Advancement and Research Excellence, portato avanti da un comitato direttivo multidisciplinare e permanente e composto da alcuni tra i massimi esponenti del mondo clinico e scientifico. Obiettivo, identificare soluzioni in grado di snellire i processi che regolano gli studi clinici i fini di una maggiore efficienza, ma anche di sensibilizzare sull’importanza strategica degli studi clinici. Al termine dei lavori sarà redatto un documento di consensus da condividere in tutti i contesti politici, istituzionali e scientifici.

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