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Influenza, tutti i numeri (e le stime per la prossima stagione)

bimbo influenza
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Procede lentamente il calo dei casi di sindromi simil-influenzali in Italia. Nella prima settimana di aprile, infatti, l’incidenza di influenza e ‘virus cugini‘ è ancora a 4,8 casi per mille assistiti (erano 5,2 nella settimana precedente).

Insomma, complice l’altalena delle temperature, questi malanni non mollano la presa: i casi stimati nel nostro Paese sono circa 284.000, per un totale di 13.863.000 connazionali colpiti a partire dall’inizio della sorveglianza.

Gli untori

Sia nel caso dei malanni respiratori che di quelli intestinali, a diffondere i virus di influenza e malanni vari restano i  più piccini. I bambini sotto i cinque anni di età registrano ancora 11,9 casi per mille assistiti (14,6 nella settimana precedente).

I patogeni

Ma ancora una volta precisiamo che non si tratta sempre di vera influenza: il ‘valzer dei virus’ conta sempre meno casi di ‘influenza doc’ sul totale dei campioni analizzati. Siamo infatti 2,1%, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (2,6%), come precisano i medici sentinella dell’Iss (Istituto superiore di sanità).

In generale, la circolazione dei virus respiratori risulta però in diminuzione. Tra i campioni analizzati della settimana in esame, il 2% è positivo per RSV, l’1% per Sars-CoV-2, mentre 381 sono risultati positivi per altri patogeni respiratori, di cui: 157 Rhinovirus, 107 Metapneumovirus, 41 virus Parainfluenzali, 36 Adenovirus, 35 Coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2 e 5 Bocavirus.

Cosa ci aspetta la prossima stagione

Nel frattempo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sulla base dei dati della Rete sentinella mondiale di sorveglianza dell’influenza, ha stabilito la composizione vaccinale per il prossimo autunno.

“Questa anticipazione è necessaria perché da questo momento le aziende produttrici potranno iniziare a sviluppare i vaccini antinfluenzali da commercializzare a partire dall’autunno 2024 e che ogni anno necessitano di una rivalutazione dal punto di vista della sicurezza e dell’efficacia”, ricorda Fabrizio Pregliasco, direttore scientifico di Osservatorio Influenza nonchè della scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva dell’Università degli studi di Milano.

Per quest’anno, tra l’altro, sono previsti solo 3 stipiti virali: 2 di tipo A (uno AH1N1 e uno AH3N2 aggiornato quest’anno con una variante thailandese) e 1 di tipo B (B/Victoria che però non è stato aggiornato). Questo perchè l’Ema (Agenzia europea dei medicinali) ha suggerito di “alleggerire” la formulazione non includendo più il ceppo B/Yamagata in quanto non più in circolo da marzo 2020.

Le previsioni per il 2024-25

“Ci aspettiamo una stagione non particolarmente pesante come è stata quella dello scorso anno proprio perché i virus non sono particolarmente cambiati e pertanto una rilevante quota di persone, che ha contratto il virus dell’influenza lo scorso anno, potrà godere una sorta di protezione2, ha detto il virologo.

Tutto bene, allora? “Dovremo comunque stare a vedere come evolverà il virus in quanto, come ogni anno, non è solo la composizione del virus a determinare il numero di casi di influenza ma anche le condizioni metereologiche e ambientali“, conclude Pregliasco, invitando a “non sottovalutare il richiamo vaccinale, in particolare per i soggetti a rischio e avanti con l’età”.

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