Vaccini AstraZeneca, la posizione di Ema e dell’azienda

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Mentre in Italia si indaga su alcuni decessi sospetti seguiti alla vaccinazione con il siero AstraZeneca, e l’Aifa ha sospeso il lotto al centro della vicenda, dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema) arrivano rassicurazioni e numeri importanti. E si ribadisce che per questo vaccino i “benefici sono superiori ai rischi”.

“Il comitato di valutazione rischi Prac dell’Ema sta indagando su questi casi”, ha spiegato l’autorità Ue, precisando che “al 10 marzo 2021 sono stati segnalati 30 episodi di eventi tromboembolici su quasi 5 milioni di persone immunizzate con il vaccino anti-Covid AstraZeneca nello Spazio economico europeo”.

Per gli esperti dell’Ema – e lo ha ribadito anche il responsabile vaccini e terapie Covid Marco Cavaleri a ‘8 e mezzo’ (“Io sarei disposto senza alcun dubbio a fare ognuno di quei vaccini che abbiamo approvato, compreso AstraZeneca”) – non ci sono attualmente indicazioni che la vaccinazione anti-Covid abbia causato gli eventi tromboembolici segnalati da diversi Paesi europei dopo la somministrazione del prodotto di AstraZeneca.

Oltretutto “queste condizioni non sono elencate come effetti collaterali di questo vaccino”. Che, dunque, “può continuare a essere somministrato, mentre sono in corso le indagini sui casi” sospetti. Inoltre il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate “non è superiore a quello osservato nella popolazione generale”, precisano dall’Ema.

Insomma, calma e sangue freddo. Occorre ancora chiarire se c’è un legame causa-effetto: se un problema si manifesta dopo la vaccinazione, non è necessariamente causato dal vaccino. Occorreranno, fra le altre cose, i risultati delle analisi sul lotto coinvolto e delle autopsie sui soggetti deceduti (entrambi in Sicilia). E dunque servirà del tempo per chiarire la vicenda. Di certo, però, le notizie rischiano di allarmare quanti devono immunizzarsi, o fare la seconda dose di questo vaccino.

Dal canto suo AstraZeneca assicura di collaborare con le Autorità sanitarie e regolatorie che stanno procedendo agli accertamenti necessari. “Da un’analisi dei nostri dati di sicurezza su oltre 10 milioni di somministrazioni non è emersa alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età, sesso, lotto o in qualsiasi paese in cui è stato utilizzato il vaccino AstraZeneca”, sottolinea con forza l’azienda.

Inoltre “il numero di questi eventi è significativamente inferiore nei soggetti vaccinati rispetto al numero osservato nella popolazione generale”. AstraZeneca precisa infine che dagli accertamenti di qualità interni, “non si sono evidenziati aspetti che possano avere avuto un impatto sulla qualità, sicurezza, efficacia del lotto in questione e di questo sono state prontamente informate le Autorità competenti”.

Intanto da ieri i Carabinieri dei Nas hanno avviato in tutta Italia il sequestro emesso dalla
Procura della Repubblica di Siracusa, relativo al lotto ABV2856 bloccato da Aifa.

Le attività dei Nas coinvolgono tutti gli Hub di distribuzione e i centri di vaccinazione ove sono state consegnate complessivamente 249.600 dosi, per vincolare i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza.

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