Governo vuole dialogo con l’industria farmaceutica

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“Una leale collaborazione” tra lo Stato e l’industria farmaceutica. Il ministro della salute Giulia Grillo, oggi a Roma per l’Assemblea pubblica 2019 di Farmindustria, mette in chiaro la posizione del governo, alla ricerca di un dialogo con il mondo pharma. “Lo scorso anno qualcuno ha maliziosamente collegato la mia assenza all’Assemblea alla volontà di non dialogare. Non è così”, sottolinea. E “lo abbiamo dimostrato nei fatti quest’anno – aggiunge – risolvendo, ad esempio, la grossa partita del payback. Non bisogna assolutamente pensare di essere nemici, ma di collaborare fattivamente, ognuno con il proprio ruolo”.

Una linea politica sulla quale il ministro Grillo si è detta “abbastanza allineata” con la Lega, e che non dovrebbe dunque essere materia di frizione tra gli esponenti al governo. Ma scongiurato il rischio di un taglio di 2 mld alla spesa sanitaria, come muoversi davanti alla grossa sfida della sostenibilità del Servizio sanitario nazionale? “Abbiamo lavorato molto su questo – afferma Grillo – Abbiamo scritto un documento importante che stiamo realizzando insieme all’Aifa e stiamo lavorando anche sulla nuova delibera per la negoziazione. Siamo già in una fase avanzata sulla negoziazione dei nuovi prezzi. Stiamo lavorando a una metodologia di revisione del prontuario che sarà pronta a brevissimo, quindi abbiamo messo in campo tutti gli strumenti necessari. Sapete bene che la commercializzazione dei farmaci non è solo nazionale e quindi dobbiamo muoverci anche su una scala globale, con strumenti di negoziazione che siano utili anche agli Stati per ottenere dei buoni prezzi”.

In materia di ricerca sanitaria, molto avanzata a livello privato – l’Italia è il primo Paese in Ue per produzione farmaceutica e export di medicinali – ma sottofinanziata nel pubblico, ora il governo mira a “dare uno stimolo maggiore anche nell’ambito farmaceutico“, afferma Grillo. “Sono appena tornata dal Giappone dove ho visitato 2 Istituti di ricerca importantissimi, e il farmaceutico in Giappone è la seconda voce di esportazione dopo l’agroalimentare, quindi abbiamo un know how assolutamente di eccellenza e non dobbiamo rimanere indietro rispetto a Paesi che stanno facendo dei passi da gigante, e addirittura rischiamo di rimanere indietro nel mercato. La mia idea è proprio quella di intervenire in generale su tutta la ricerca sanitaria in particolare di dare un forte inpulso a quella sulla farmaceutica”.

“Si è finalmente cominciato a parlare di superare una visione della spesa farmaceutica ‘a silos’ e di inserirla nell’ottica di una più ampia programmazione sanitaria”, afferma il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, al termine dell’assemblea pubblica di Farmindustria. La presenza del ministro della Salute Grillo, tenutasi oggi all’Auditorium della Conciliazione, “è stata per noi un segnale importante, perché crediamo che attraverso condivisione e discussione si possano trovare soluzioni per facilitare l’accesso ai farmaci”. In particolare, ha chiarito il presidente di Farmindustria, “si è cominciato a parlare di superare il concetto di governance della spesa farmaceutica, fondato sui silos“, ovvero su budget a compartimenti stagni che tende a controllare la spesa senza valutare l’impatto dell’innovazione sui sistemi di cura. “La soluzione – ha proseguito Scaccabarozzi – è nella programmazione, nell’analisi e nell’allocazione delle risorse laddove serve”. A questo scopo, ha concluso, “è stato importante creare, all’interno del Ministero, la Direzione per la Programmazione Sanitaria e sarà importante il lavoro che sta facendo”.

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