Lo scudo di Facebook per contrastare gli antivax

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Di Sy Mukherjee – Facebook, per una serie di motivi, è diventato il bersaglio preferito delle autorità di controllo di privacy, media e salute. La società ha annunciato che sta facendo passi avanti per porre un freno a uno dei fenomeni che la vedono protagonista: la diffusione sulla sua piattaforma di informazioni false riguardanti argomenti legati a sanità e salute.

“Sappiamo che alle persone non piacciono spam e post sensazionalistici, e che i contenuti fuorvianti riguardanti la salute sono particolarmente negativi per la nostra comunità. Quindi, il mese scorso abbiamo fatto due aggiornamenti per ridurre”, prima di tutto, “post sensazionalistici riguardanti la salute”, e poi anche i post “che tentano di vendere prodotti o servizi basati su rivendicazioni relative alla salute”, ha scritto il gigante dei social media in un post sul suo blog.

Cosa prevede lo sforzo di Facebook? Innanzitutto la società ha detto che si concentrerà su “frasi comunemente usate in questo tipo di post, per prevedere quali nuovi contenuti sul social potrebbero includere affermazioni senzazionalistiche relative alla salute o promozione di prodotti, e quindi mostrarli più in basso nella newsfeed”.

Facebook, Google e altri giganti della tecnologia sono stati messi sotto pressione per la disinformazione dilagante sui temi sanitari diffusa attraverso le loro piattaforme. Facebook, in particolare, è stato indicato come terreno fertile per lo scetticismo antivax, che continua a prendere piede in un’era in cui resuscitano malattie infettive che un tempo si pensava fossero sotto controllo.

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