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Cosa significa assumere una persona con sindrome di Down

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Una ragazza Down è al lavoro dal fornaio e mostra ai clienti la sua competenza. Uno di questi clienti è un’avvocatessa che rimane colpita e decide a sua volta di assumere un ragazzo Down. Si crea una reazione a catena: più persone con sindrome di Down vengono viste all’opera, più ne vengono assunte e riconosciute come dipendenti di valore. È la storia raccontata nel video accompagnato da una nuova canzone di Sting, intitolata, appunto, ‘The hiring chain’, interpretata dal cantante britannico per l’omonima campagna di sensibilizzazione organizzata da CoorDown in occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down di domenica 21 marzo 2021.

Secondo Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown (Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di Down), “il lavoro è una base importante per la crescita, del diventare adulti, per la realizzazione della propria vita, per vivere in autonomia e avere le opportunità che tutte le persone che lavorano hanno. Così come è importante studiare così lo è il passaggio nel mondo del lavoro, perché permette di riconoscere il valore delle persone e di avere nuove relazioni sociali, la base economica che dà il lavoro aiuta la costruzione dell’indipendenza e delle relazioni affettive. Assicurare pari diritti e dignità nel lavoro a tutte le persone con sindrome di Down vuol dire dare la possibilità di costruire il futuro”.

Le persone con sindrome di Down, insomma, vogliono lavorare per le stesse ragioni di chiunque altro. Ma la maggior parte deve affrontare barriere e pregiudizi, mancanza di opportunità, basse aspettative e stereotipi. A sfatare i pregiudizi sulle loro potenzialità e i benefici dell’inclusione lavorativa sono le storie e le esperienze di aziende, datori di lavoro e giovani e adulti impiegati. La campagna di sensibilizzazione internazionale è stata realizzata proprio per creare consapevolezza sul fatto che assumere una persona con sindrome di Down cambia la vita non solo al diretto interessato, ma può innescare un circolo virtuoso di nuove opportunità per tutti. Nonostante la pandemia e la “crisi sociale”, fa sapere CoorDown, “l’inclusione lavorativa non è solo un diritto da garantire oggi più che mai per ogni persona, ma porta benefici nel contesto lavorativo e nella società tutta”.

Aziende e datori di lavoro hanno a disposizione il sito www.hiringchain.org (creato da Adoratorio), dove è possibile mettersi in contatto con associazioni in Italia e in diversi paesi del mondo che garantiscono informazioni e il supporto necessario per sostenere gli inserimenti lavorativi delle persone con sindrome di Down nelle loro aziende o attività. Ogni persona con la sindrome di Down, dice l’associazione, ha la capacità di lavorare secondo le sue possibilità. L’obiettivo è trovare un ruolo che si adatti ad ogni individuo, in modo da poter svolgere il proprio lavoro con successo. Nel sito ci sono inoltre approfondimenti sul tema del lavoro e una sezione di Q/A per rispondere alle prime domande che aziende e datori di lavoro si pongono in merito all’inserimento lavorativo di una persona con disabilità intellettiva.

La campagna “The Hiring Chain” – disponibile sul canale YouTube di CoorDown (e accompagnata dagli hashtag #HiringChain #WorldDownSyndromeDay #WDSD21) è nata dalla collaborazione con l’agenzia SMALL di New York e il prezioso supporto di Indiana Production. Il brano originale, interpretato da Sting, è stato composto da Stabbiolo Music. Anche quest’anno la campagna internazionale è stata realizzata con il contributo di Down Syndrome Australia e Down’s Syndrome Association (UK) e patrocinata da DSi – Down Syndrome International. Luca Lorenzini e Luca Pannese, Executive Creative Directors di SMALL New York, raccontano che “quest’anno, grazie ad Indiana, siamo riusciti a collaborare con un regista di fama internazionale come Rich Lee. E, come se non bastasse, Sting ha interpretato la canzone che accompagna il film. Speriamo davvero che il suo contributo possa rendere la campagna più visibile e possa aiutare a dare sempre maggiori opportunità lavorative alle persone con sindrome di Down”.

La campagna ha, inoltre, ricevuto il Patrocinio di Fondazione Cariplo, che negli ultimi anni ha sostenuto oltre 350 progetti per circa 40 milioni di euro, realizzando opportunità lavorative per oltre 2500 persone, e sarà supportata da LinkedIn il cui ufficio Italiano ha collaborato con CoorDown negli ultimi 12 mesi per il successo dell’iniziativa. All’interno di LinkedIn, tra l’altro, c’è un team Social Impact la cui missione è di connettere coloro che sono in cerca di lavoro ed hanno barriere di vario tipo per trovarlo, con le risorse ed il network affinché possano trovare anche loro la giusta opportunità. LinkedIn ha più di 740 milioni di iscritti in tutto il mondo di cui oltre 15 milioni in Italia.

“La situazione che stiamo vivendo oggi rende l’ingresso delle persone con disabilità nel mondo del lavoro ancora più difficile”, dice Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo, “ma non per questo meno necessario, è proprio nella crisi che abbiamo bisogno di una società più forte, di comunità robuste e inclusive. Per questo Fondazione Cariplo ha recentemente rilanciato il Bando Abili al Lavoro e sostiene insieme a CoorDown la campagna di sensibilizzazione sull’inclusione lavorativa”.

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