E’ agrodolce il quadro che emerge dalle prime anticipazioni della Cabina di regia Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero della Salute sull’andamento della pandemia da Covid-19. A quanto riferisce l’Adnkronos Salute, l’indice Rt medio in Italia si attesta a 0.81, con un nuovo calo rispetto alla scorsa settimana (0.85).
Si conferma, in un’Italia che si prepara alle riaperture, la lenta discesa dei nuovi casi di Covid e del numero di pazienti ricoverati, “ma il quadro complessivo resta ancora ad un livello critico”.
E’ lievissima la riduzione dell’incidenza, ci sono 12 Regioni sopra la soglia critica di ricoveri e terapie intensive. Lo stesso Rt è sopra 1 in 4 Regioni, con 2 Calabria e Sardegna a rischio alto. Insomma, è presto per considerare il Paese fuori pericolo.
“L’incidenza è in lenta diminuzione, ma ancora molto elevata per consentire sull’intero territorio nazionale una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti. Di conseguenza, è necessario ridurre rapidamente il numero di casi anche con misure di mitigazione volte a ridurre la possibilità di aggregazione interpersonale”, ammonisce il report.
C’è poi la questione varianti. “L’ampia diffusione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità richiede l’applicazione delle misure utili al contenimento del contagio”, aggiungono gli esperti.
E’ fondamentale evitare “tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie”, è il mantra degli esperti, ricordando che “è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine“.
Si osserva ancora una lievissima diminuzione dell’incidenza settimanale (157,4 per 100.000 abitanti nel periodo 12-18 aprile vs 160,5 per 100.000 nel periodo 5-11 aprile, dati flusso Iss). Complessivamente, l’incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti’.
