Covid, se i test rapidi diventano un benefit aziendale

Covid tampone
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La corsa al tampone rapido per provare a evitare il contagio e fare le vacanze di Natale con più tranquillità non è solo un problema italiano. Come racconta Andrew Marquardt in un articolo su Fortune.com, infatti, l’aumento dei casi di positivi alla variante Omicron, insieme al fatto che milioni di americani sono in viaggio, ha creato forse la più alta domanda di test a domicilio dall’inizio della pandemia.

Di conseguenza, rivenditori come Walgreens e CVS hanno cominciato a imporre dei limiti sul numero di test acquistabili contemporaneamente e nei luoghi in cui il numero di casi è in crescita, molti hanno aumentato i prezzi in modo significativo o hanno esaurito i test. Nel frattempo, poiché certi benefit sul luogo di lavoro come pranzi gratuiti e sale benessere sono diventati meno rilevanti nell’era Covid, molti importanti datori negli Stati Uniti hanno cominciato ad offrire un nuovo tipo di vantaggio: fornitura di test rapidi Covid gratuiti per i loro team.

Google, nota da tempo per offrire ai dipendenti grandi benefit, ha iniziato a fornire ai suoi 90.000 dipendenti test gratuiti a domicilio oltre un anno fa, anche a coloro che lavoravano ancora da casa. L’azienda ha creato un sito web interno dove i dipendenti potevano richiedere un test, con la garanzia di riceverli entro tre giorni. La funzione è stata così popolare dopo essere stata annunciata l’anno scorso che il sito è andato in crash poco dopo essere stato pubblicato, secondo quanto scrive il Wall Street Journal. Da allora, Google ha adattato una politica che consente ai dipendenti di ricevere un massimo di 20 test al mese, il che significa che sono liberi dallo stress di doverseli procurareche invece stanno sopportando milioni di americani.

E Google non è la sola. Molte aziende di vari settori, dalle catene di negozi alimentari alle compagnie assicurative fino alle grandi banche, offrono ai loro dipendenti i test gratuiti a domicilio. Kroger, la più grande catena di supermercati americana per fatturato, ha cominciato già a luglio 2020. TIAA, il principale fornitore di assicurazioni per i dipendenti del mondo accademico, della medicina, della ricerca e del governo, a gennaio 2021.

Goldman Sachs lo fa dall’ottobre 2020. I dipendenti degli uffici dell’azienda di New York e Chicago affermano che sono tenuti a sostenere i test almeno una volta alla settimana, ma possono chiederli ogni volta che ne hanno bisogno e vengono forniti a casa se un collega risulta positivo.

Fornire test settimanali gratuiti per i dipendenti ha i suoi ovvi vantaggi, dalla prevenzione delle epidemie tra i colleghi al consentire ai dipendenti di tornare in sicurezza in ufficio, ma l’ambito benefit ha un prezzo elevato per le aziende. Secondo il Wall Street Journal, Google, ad esempio, avrebbe pagato circa 50 dollari per ogni test nel dicembre 2020. Ma è difficile dare un prezzo alla salute pubblica e alla tranquillità.

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