Si possono guadagnare in un attimo 5 anni di vita in buona salute, semplicemente spegnendo (per sempre) la sigaretta. È quanto emerge dai risultati di uno studio presentato al congresso Preventive Cardiology della Società Europea di Cardiologia.
La ricerca, effettuata dalla dottoressa Tinka Van Trier dell’Amsterdam University Medical Centre (Olanda) equipara le ricadute benefiche di queste gesto di ‘rinuncia’, all’effetto dei trattamenti per la prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari.
“Il nostro studio – commenta l’autrice – dimostra che liberarsi da questa abitudine ha lo stesso effetto di tre farmaci presi per prevenire un nuovo ictus o un nuovo infarto nei pazienti che già ne hanno avuto uno o che siano stati sottoposti a interventi di rivascolarizzazione (impianto di stent o confezionamento di bypass). È questo un gruppo di pazienti particolarmente a rischio di fare il ‘bis’ di una patologia cardiovascolare; per loro quindi smettere di fumare rappresenta potenzialmente il più efficace intervento di prevenzione”.
Lo studio ha coinvolto quasi mille pazienti dai 45 anni di età (in media 60 anni, 23% donne), fumatori fino ad almeno 6 mesi prima di un infarto e rivascolarizzati. Tutti erano in trattamento con alcuni farmaci per la prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari (anti-aggreganti piastrinici, anti-colesterolo come statine, acido bempedoico o PCSK9 inibitori, farmaci antipertensivi, colchicina come anti-infiammatorio).
I ricercatori hanno utilizzato il modello SMART-REACH per stimare il guadagno in anni di vita in salute (cioè senza nuovi ictus o infarti), qualora i pazienti avessero deciso di smettere di fumare; poi hanno calcolato il guadagno di anni in buona salute derivante dall’assunzione di tre farmaci preventivi, ma continuando a fumare.
Questa valutazione comparativa ha messo in evidenza che smettere di fumare offre dei benefici sovrapponibili a quelli di assumere tre farmaci per la prevenzione di un ulteriore evento cardiovascolare, portando ad un guadagno di quasi 5 anni di vita in buona salute in entrambi i casi.
“Questo dimostra – commenta la Van Trier – che smettere di fumare è un’azione molto importante da compiere per regalarsi diversi anni di vita in buona salute. Senza contare tutti gli altri vantaggi in termini di prevenzione di malattie respiratorie, tumori e longevità, non presi in esame da questa ricerca”.
Dire addio al fumo si dimostra insomma una volta in più un pilastro nella prevenzione di infarti e ictus e per migliorare in generale il proprio stato di salute, anche dopo un infarto e a qualunque età.
l fumo di sigaretta è responsabile di almeno il 50% di tutti i decessi evitabili tra i fumatori e almeno metà di questi è imputabile a patologie cardiovascolari. E naturalmente, se smettere di fumare fa bene a tutti e a qualunque età, è ancora più importante farlo dopo un infarto.
“Per quanto motivati tuttavia, liberarsi di una dipendenza non è cosa facile. Per questo – conclude la Van Trier – se desiderate una vita smokefree, è una buona idea farsi aiutare dal medico e dallo psicologo”.
