Covid in Italia, ancora in calo incidenza e Rt sotto 1

Covid
Aboca banner articolo

Mentre nelle ultime 24 ore sono stati oltre 75mila i nuovi casi di Covid-19 in Italia, in vista della scadenza del 1 maggio ci si interroga sulle mascherine al chiuso. A un atteggiamento prudente, tipico di quanti invitano a non rinunciare ancora alla protezione nei luoghi chiusi e affollati, fa da contraltare il parere di quanti sono convinti che ormai occorra pensare a una normalizzazione nella gestione del virus di Covid.

Ecco allora che un aiuto può arrivare dai dati  principali emersi dalla cabina di regia, diffusi dall’Istituto superiore di sanità. Ebbene, iniziamo col dire che questo report segnala un ulteriore calo di incidenza e dell’indice di contagiosità Rt, che scende di nuovo sotto 1. 

In particolare l’incidenza settimanale a livello nazionale scende a 675 casi Covid ogni 100.000 abitanti (15-21 aprile) da 717 ogni 100.000 abitanti di 7 giorni prima. Nel periodo 23 marzo – 05 aprile l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96 (range 0,92 – 1,02), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando era a 1).
L’indice di trasmissibilità basato sui casi Covid con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente: Rt=0,91 (0,88-0,93) al 12/4 contro Rt=0,92 (0,9-0,94) al 05 aprile.
Le notizie che arrivano dagli ospedali sono piuttosto positive. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 4,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 21 aprile) esattamente come nella rilevazione del 14 aprile scorso. 
L’occupazione nelle aree mediche a livello nazionale sale al 15,8% (rilevazione giornaliera al 21 aprile)  dal 15,6%  del 14 aprile. A livello di territori, una Regione è classificata a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Sei risultano a rischio moderato e le altre sono classificate a rischio basso.  
Resta ancora elevato il numero dei decessi: 166 ieri in Italia. Cosa sta accadendo? Covid-19 – secondo l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (Altems) – sta allentando la presa sugli ospedali, con sempre meno pazienti in terapia intensiva. Il trend del tasso settimanale di saturazione delle terapie intensive si conferma in discesa da settimane e a livello nazionale risulta ai minimi da molti mesi (5%), in linea con la riduzione dell’incidenza dei contagi.

“Lentamente la battaglia contro Covid-19 negli ultimi mesi si è spostata sul territorio – ha detto Americo Cicchetti, direttore Altems, commentando l’ultimo report elaborato dall’Alta Scuola  – Il dato sulla saturazione delle terapie intensive ci fa ben sperare anche per la ripresa di tutte quelle prestazioni sanitarie e tutti gli interventi chirurgici che negli scorsi due anni sono stati sospesi o rimandati a causa dell’emergenza pandemica. Però i prossimi giorni potranno mostrare una ripresa della diffusione del contagio come risultato degli spostamenti durante la pausa pasquale. Purtroppo resta ancora sostanzialmente stabile la mortalità. Anche per questo preoccupa il calo di attenzione da parte dei cittadini testimoniato dalla riduzione del numero di tamponi, a fronte di una circolazione del virus ancora sostenuta”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.