Accesso più facile a un Ssn universale, le richieste dei giovani

Aboca banner articolo

Sanità come un diritto di tutti. La necessità di un accesso semplice e vicino a casa. La consapevolezza del concetto di “one health”. Sono alcuni dei punti in cui si articola il Manifesto della salute – “Noi, ragazzi di oggi e adulti di domani, crediamo che…”, presentato ieri al Consiglio della Regione Lombardia da venti ragazzi provenienti da tutta Italia in rappresentanza degli 11 mila studenti delle scuole superiori, di 111 scuole di 16 regioni d’Italia, che hanno partecipato alla seconda edizione di “Fattore J”, l’iniziativa promossa da Fondazione Mondo Digitale insieme a Janssen Italia per capire qual è la percezione della salute da parte dei giovani italiani. E per cercare di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di mantenere un sistema sanitario universalistico come quello italiano.

Fondare un nuovo senso della salute e di sostenibilità della sanità pubblica infatti passa anche dal rendere partecipi e protagonisti i giovani di oggi. Che saranno i decisori di domani e, soprattutto, i fruitori dei servizi del Ssn del futuro.

Secondo i ragazzi italiani, primo punto da cui partire nel considerare la salute è la consapevolezza dell’articolo 32 della Costituzione che viene riassunta nella frase, semplice ma efficace, “La salute è un diritto di tutti”. E per questo è importante investire nella sanità pubblica, unica a poter garantire l’universalità di accesso alle cure senza distinzione di censo.
Quasi avessero compreso lo spirito che guida la mission 6 del Pnrr, secondo gli adolescenti altro obiettivo fondamentale da perseguire è la possibilità di accedere facilmente a diagnosi e cure. Perché “la medicina è prossimità e deve essere capace di rispondere rapidamente ed efficacemente ai bisogni dei cittadini”.

La sensibilità dei ragazzi è così fine da afferrare persino un concetto difficile da approcciare per molti adulti: quello della famosa locuzione di Giovenale “mens sana in corpore sano”. Un concetto che il Manifesto riporta sotto il titolo “La salute è integrale”. Cioè il fatto che salute e benessere non riguardano solo la sfera fisica, ma anche quella psicologica e mentale.

“Contrariamente a quello che molti possono pensare – commenta Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale – i giovani hanno una visione chiara del mondo. Quello che emerge dal Manifesto è un sogno di gioventù che molti di noi condividono e hanno condiviso: la speranza di un futuro migliore, di un progresso che sappia tener conto della persona, nella sua complessità. I ragazzi e le ragazze che hanno lavorato quest’anno alla stesura del manifesto hanno dimostrato di avere una visione veramente umana della salute e un rapporto sano con la malattia, costruito su empatia e rispetto. Chi meglio di loro è adatto a sviluppare, per temi chiave come salute, scienza e medicina, nuovi paradigmi comunicativi più chiari, empatici e trasparenti? Coinvolgere i giovani su temi importanti, ascoltare quello che hanno da dire, dare risalto alle loro opinioni e valutare le loro esigenze ci consente di costruire, già oggi, una società inclusiva, aperta, per un futuro di scienza”.

Indicazioni arrivano anche circa il percorso che la società deve seguire per riuscire a raggiungere un buon livello di salute per tutti i cittadini. Tappa fondamentale la prevenzione, che è “tutela”. E, quindi, occorre potenziare l’attenzione su questo tema, “affinché sempre più persone adottino stili di vita sani e responsabili”.

Ultimo ma non ultimo, l’aspetto riguardante la comunicabilità delle malattie. Che oggi non devono essere più viste come tabù. E quindi no alla stigmatizzazione. E, anzi, è necessario favorire le occasioni per condividere le esperienze personali, perché “parlare aiuta a superare stereotipi e preconcetti in una visione veramente umana” della malattia.

Emerge così la consapevolezza, che è anche una richiesta alle istituzioni (il Manifesto è stato consegnato anche nelle mani del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro), che “la scienza è il nostro futuro”. E che quindi “è fondamentale investire sulle persone, sullo sviluppo, sulla ricerca e sull’innovazione”.

Chiosa Selene Pravettoni, consigliere III Commissione Sanità e Politiche Sociali e VII Commissione Cultura, Ricerca e Innovazione, Sport e Comunicazione, Consiglio regionale della Lombardia: “È bello vedere che c’è partecipazione da parte dei giovani rispetto a temi così importanti. Ha una valore immenso. I giovani hanno meno filtri e condizionamenti. Purtroppo stiamo vedendo che la fiducia da parte dei giovani nella politica va affievolendosi. Con piacere vi dico che da quest’anno in Regione Lombardia ci sarà una legge sui giovani che ha tra gli obiettivi proprio quello di coinvolgervi nelle politiche decisionali per rendervi protagonisti delle politiche che vi riguarderanno. Questo progetto va anche incontro al Pnrr dove prevenzione e cura sono capillarmente diffuse su tutto il territorio con accesso equo e investimento forte in nuove tecnologie”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.