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Si fa presto a dire vacanza. In questi anni viaggiare è stato un miraggio, ma ora la voglia di spostarsi, scoprire nuovi luoghi, è tornata prepotentemente. Forse anche inaspettatamente, come dimostrano le disavventure per i viaggiatori raccontate già a inizio estate. Proprio pensando alla salute in vacanza, Cittadinanzattiva ha realizzato una guida ad hoc, mettendo anche a disposizione dei cittadini a mail [email protected] per disservizi e chiarimenti.

Nella guida online, tutte le informazioni sui servizi sanitari disponibili in Italia e all’estero, con i suggerimenti per chi si sposta anche fuori Ue. “Se ci si reca in uno Stato dell’Unione europea o in Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera (Stati Efta che fanno parte della Associazione europea di libero scambio), o in altri Paesi convenzionati con l’Italia, è importante ricordare di portare la Team – Tessera Europea di Assicurazione Malattia. Negli Stati Ue o Efta o convenzionati, una volta presentata al medico in ospedale (pubblico o convenzionato), consente di accedere alle prestazioni sanitarie necessarie, alle stesse condizioni dei cittadini del Paese visitato”.

Questo è solo uno dei suggerimenti presenti nella guida, importanti per essere informati prima di partire e per avere consapevolezza dei propri diritti in caso si incappi in problemi di salute in vacanza.

Per chi si sposta per villeggiatura in Italia, invece, in orario diurno, è possibile contattare la guardia medica turistica: normalmente attiva nei luoghi di maggiore affluenza turistica anche nei giorni festivi e prefestivi, garantisce le visite ambulatoriali, la richiesta di visite specialistiche e la prescrizione di farmaci. Non garantisce, invece, il servizio notturno, le prestazioni più impegnative e quelle di Pronto soccorso.

La guida di Cittadinanzattiva fa luce anche sulle norme Covid attualmente in vigore nei vari Paesi: se ormai per l’ingresso in Italia non è più necessaria l’esibizione del green pass – ma persiste fino al 30 settembre solamente l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 sui mezzi pubblici, esclusi gli aerei – lo stesso non può dirsi per la Francia, dove ancora è necessario esibire il certificato che attesti il completamento del ciclo vaccinale almeno 7 giorni prima dell’ingresso nel territorio nazionale o il certificato di guarigione dall’infezione emesso da più di 11 giorni e non oltre 6 mesi, oppure ancora l’esito negativo di un test antigenico/molecolare effettuato 48/72 ore prima della partenza.

Insomma, Paese che vai, misura che trovi. Ecco allora che per viaggiare in salute è importante (anche) essere bene informati.

 

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