Covid, in Italia si inverte la curva dei ricoveri. L’incognita Cina

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Finalmente ci siamo: nel primo giorno d’inverno – e dopo un mese di crescita continua – si inverte la curva dei ricoveri Covid. L’ultimo bollettino degli ospedali sentinella della Fiaso (Federazione aziende sanitarie e ospedaliere) segnala un – 9,8% nell’ultima settimana. E calano anche in ricoveri degli under 18.

Nella settimana monitorata, però, sono in calo solo i ricoveri nei reparti Covid ordinari: -10,8%. Nelle terapie intensive si assiste a un incremento dei pazienti, +13,2% (ma si tratta in ogni caso di un numero limitato). Di questi il 18,6% non è vaccinato e ha un’età media di 61 anni, rispetto ai 73 anni in media dei vaccinati finiti in rianimazione.

Identikit dei pazienti in ospedale

Solo il 38% oggi è ricoverato a causa di Covid-19, e più dell’80% di questi pazienti non ha ricevuto la dose di richiamo negli ultimi 180 giorni, nonostante si tratti di soggetti sopra i  60 anni e con fragilità.

Il 62% dei ricoverati con infezione da Sars-Cov-2 rientra nella categoria ‘Con Covid’, ovvero pazienti arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, positivi al virus ma senza sintomi respiratori e polmonari. “Un andamento che si mantiene pressoché costante nelle ultime settimane”, spiegano dalla Fiaso. E che ha permesso nel 72% dei casi agli ospedali di trattare questi pazienti Con Covid in “bolle”, ovvero stanze di isolamento nei reparti ordinari.

Cambiano i ricoveri Covid, bolle di isolamento nei reparti

L’effetto dell’inverno

“Al momento la buona notizia è che, nonostante le temperature abbiano cominciato a scendere, non c’è stata un’accelerazione dei ricoverati con infezione da Sars-Cov-2. Bisognerà aspettare le prossime rilevazioni per capire se l’andamento sarà confermato e soprattutto, in vista del Natale, occorre non abbassare la guardia”, commenta cauto Giovanni Migliore, presidente della Fiaso.

“Ci troviamo in questo momento negli ospedali ad affrontare anche il problema dell’influenza che ha avuto un’accelerazione importante nelle ultime settimane. Quindi – evidenzia Migliore – per monitorare il livello di stress delle strutture dobbiamo uscire dal paradigma ‘solo Covid’ e guardare più globalmente al fenomeno ‘virus respiratori’. Considerando le conseguenze legate alla circolazione di questi patogeni in inverno, che aumentano il ricorso ai ricoveri per scompensi e complicanze soprattutto nei più fragili, dobbiamo mantenere le misure di prevenzione e incentivare il ricorso alle vaccinazioni”.

Gli under 18

Se i bambini quest’anno confermano il ruolo di ‘untori’ nel caso dell’influenza, questo non accade con Covid-19. E’ in calo anche il numero dei pazienti sotto i 18 anni ricoverati nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali della rete sentinella Fiaso (-22%). Nessun paziente è ricoverato in terapia intensiva. Il 76% ha tra 0 e 4 anni.

L’incognita Cina

Se la situazione in Italia sul fronte Covid sembra sotto controllo, a livello internazionale le ombre maggiori arrivano dalla Cina, che ha rivisto la tanto contestata politica Zero Covid.

La stessa Organizzazione mondiale della sanità si è detta “molto preoccupata per l’evolversi della situazione in Cina, con un aumento delle segnalazioni di casi gravi” di Covid-19. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha evidenziato da Ginevra le ragioni di questa preoccupazione.

“Per effettuare una valutazione completa del rischio – ha detto il dottor Tedros – l’Oms ha bisogno di informazioni più dettagliate sulla gravità della malattia, sui ricoveri ospedalieri e sulle terapie intensive”. I numeri che arrivano dal colosso asiatico appaiono ‘ballerini’, il sistema di conteggio dei positivi ha criteri diversi da quelli adottati in molti Paesi. E il timore è che, con l’allentamento delle restrizioni, il virus in Cina inizi a ‘correre’, portando a nuove mutazioni e provocando pesanti impatti in termini di vite umane.

Tanto che secondo diversi scienziati l’Oms dovrebbe aspettare a decretare la fine della pandemia, proprio in attesa di vedere quello che accadrà in Cina, dove tutto è iniziato.

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