Covid, tampone obbligatorio per chi arriva dalla Cina

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Mentre l’impennata di casi Covid in Cina ha portato una serie di Paesi a fissare misure di controllo negli aeroporti, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha disposto, con un’ordinanza, “tamponi antigenici Covid-19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia”.

“La misura – ha precisato Schillaci – si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus, al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei ministri convocato oggi”.

Dopo Malpensa, e “in attesa delle disposizioni nazionali”, erano già ripresi i test “all’aeroporto internazionale di Fiumicino per i voli che provengono dalla Cina”, aveva annunciato nelle scorse ore l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.

Covid in Cina, liberi tutti. Gli scenari e i controlli sui viaggiatori

Dall’8 gennaio cadranno le restrizioni ai viaggi che sono durate per tre anni in Cina, in linea con la politica Zero Covid. Ora gli spostamenti per il Capodanno cinese fanno temere un’esplosione di contagi. Un po’ quello che era accaduto tre anni fa, quando il nuovo virus si pensava circoscritto al Paese asiatico.

Ebbene, Schillaci ha deciso di non attendere oltre. Tra l’altro dei 120 passeggeri che viaggiavano sul volo Pechino-Malpensa proveniente dalla Cina e atterrato nello scalo milanese alle 18.55 del 26 dicembre, 62 sono risultati positivi a Covid, pari al 52%. Sull’altro volo arrivato a Milano da Pechino nel giorno di Santo Stefano, la percentuale di positivi è stata del 38% (35 su 92 passeggeri).

Da venerdì scorso, fa sapere il ministero della Salute, il ministro si è confrontato con la Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità per il monitoraggio sull’andamento dei contagi Covid.

Dal 24 dicembre Schillaci ha seguito con attenzione l’esito dell’esecuzione dei tamponi sui passeggeri in arrivo a Malpensa provenienti dalla Cina e ha raccomandato il sequenziamento di tutte le varianti che possono emergere dai tamponi.

“La sorveglianza e la prevenzione, attraverso il sequenziamento, sono fondamentali per individuare con tempestività eventuali nuove varianti che possano destare preoccupazione e che, al momento, non risultano in circolazione in Italia”, sottolineavano  stamani dal ministero. Intanto Schillaci è in contatto da giorni anche con le autorità competenti degli altri Stati Ue per definire strategie condivise.

Covid in Italia e il monito Fiaso

“Non sottostimiamo il rischio della nuova circolazione virale in Cina. Serve uno sforzo dei medici di famiglia per richiamare la vaccinazione dei pazienti anziani e fragili”, sottolinea il presidente Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) Giovanni Migliore, puntando i riflettori sui rischi per i soggetti più fragili.

Intanto proprio il report degli ospedali sentinella Fiaso segnala un nuovo calo di ricoveri Covid nel nostro Paese: -9,6% nell’ultima settimana. Stabile il dato delle terapie intensive, in cui cresce al 30% la percentuale di soggetti non vaccinati (erano il 18% nella precedente rilevazione), con un’età media di 71 anni.

In calo del 24%, inoltre, il numero degli under 18 anni ricoverati nei quattro ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali della rete sentinella Fiaso.

Nei reparti ospedalieri, il 65% dei ricoverati con infezione da Sars-Cov-2 rientra nella categoria ‘Con Covid’: si tratta di pazienti arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, positivi al virus ma senza sintomi respiratori e polmonari. Il 70% di questi pazienti Con Covid è ricoverato in “bolle”, ovvero stanze di isolamento individuate nei reparti ospedalieri per chi è positivo ma deve curare principalmente altre patologie.

Se la situazione in Italia appare sotto controllo, le cose potrebbero cambiare. Alla luce di quanto sta accadendo in Cina “bisogna insistere per vaccinare i pazienti anziani e fragili. L’adesione al richiamo contro Covid e alla vaccinazione antinfluenzale è ancora bassa – sottolinea Migliore – Uno sforzo deve essere fatto dai medici di famiglia per far sì che chi ne ha bisogno sia protetto contro le patologie respiratorie che in questi giorni di festa possono costituire un rischio per la salute. Per questo motivo – conclude – raccomandiamo ancora per over 60 e soggetti con fragilità l’uso della mascherina“.

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