Contratto dei medici dirigenti e una tantum per familiari vittime Covid

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Basta ritardi. I dirigenti medici e veterinari del Ssn puntano a chiudere al più presto la partita per il rinnovo del contratto collettivo nazionale. “Apprendiamo positivamente dal presidente dell’Aran Antonio Naddeo che sarebbe prossima l’apertura del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale 2019/2021 dei dirigenti medici, veterinari e sanitari del Ssn”, afferma l’Intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria.

Un contratto scaduto da 4 anni

La questione riguarda da vicino 135mila camici bianchi che operano nel servizio pubblico. Ebbene, le Organizzazioni sindacali sono pronte, “affinchè i medici e i sanitari dipendenti del Ssn, che continuano con il loro lavoro a sorreggere la Sanità pubblica con un contratto scaduto ormai da 4 anni e stipendi falcidiati dall’inflazione, possano finalmente vedere un adeguamento non solo economico di una professione che si avvia lentamente alla destrutturazione”.

L’Intersindacale auspica quindi “che il ministro della salute Orazio Schillaci riesca, come promesso, a presentare l’atto d’indirizzo in Consiglio dei ministri, prima dell’incontro con l’Intersindacale di categoria programmato per il 25 gennaio presso il ministero della Salute. E che Governo e Regioni diano finalmente il via al rinnovo contrattuale in tempi brevissimi, al fine di non danneggiare ulteriormente e definitivamente l’attrattività del lavoro negli ospedali. La demolizione della Sanità pubblica è vicina. Occorre fermarla. E il contratto è il primo passo”, scrivono le organizzazioni sindacali del settore.

Una tantum per i familiari dei medici morti per Covid

Intanto dall’Inail arriva una notizia per i familiari dei medici e degli operatori sanitari e socio-sanitari morti per Covid. A partire da oggi potranno infatti presentare online la domanda per ricevere la speciale elargizione economica prevista dall’articolo 22 bis del decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 (convertito con modificazioni dalla legge n. 27 del 24 aprile 2020 e successivamente modificato dall’articolo 31 del decreto legge n. 17 del 1 marzo 2022).

Alla speciale elargizione saranno destinate le risorse del Fondo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con una dotazione di 15 milioni di euro. Le modalità di attuazione della misura saranno garantite grazie a un accordo di collaborazione siglato nel dicembre scorso fra il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’Inail, che erogherà la somma una tantum.

C’è tempo fino al 4 marzo

La domanda deve essere presentata all’Inail entro il 4 marzo 2023, attraverso il servizio online “Speciali elargizioni familiari vittime Covid-19” del portale istituzionale, e dovrà riguardare i decessi avvenuti entro il 28 dicembre 2022 “per effetto diretto o come concausa del contagio da Covid-19”, avvenuto nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 31 marzo 2022.

“La domanda – precisa l’Inail – può essere presentata singolarmente da ciascun beneficiario, cumulativamente da uno dei familiari munito di apposita delega o da un soggetto terzo in qualità di rappresentante legale o delegato del familiare”. Eventuali richieste di ulteriori informazioni e assistenza possono essere inoltrate tramite il servizio “Inail risponde”.

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