Mutilazioni genitali per 200 mln di donne, l’impegno di Amref e Msd

mutilazioni genitari Amref
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Una terribile violazione che colpisce 200 milioni di donne in tutto il mondo, in particolare  in Africa: qui si concentra l’80% dei casi di mutilazioni genitali femminili. Ma un recente rapporto di Unfpa prevede, a causa delle limitazioni legate a Covid-19, una riduzione dei progressi verso l’eradicazione di questa pratica.

Contro le mutilazioni genitali femminili, ma anche per favorire l’accesso all’istruzione, il diritto alla salute, le pari opportunità economiche delle donne e delle ragazze africane, in occasione dell’8 marzo Amref Health Africa-Italia e MSD Italia ribadiscono il loro impegno comune.

Le donne e le ragazze africane hanno il doppio delle probabilità rispetto ai ragazzi di non ricevere un’istruzione, e circa il 63% delle donne estremamente povere del mondo vive nell’Africa subsahariana. Molte non hanno accesso a servizi sanitari essenziali: nel continente africano si registra il 66% dei casi di mortalità materna.

Le discriminazioni di genere, sociali ed economiche, provocano un danno enorme per tutto il continente: dal 2010 sono arrivate a costare in media 95 miliardi di dollari l’anno.

Secondo una indagine realizzata dall’Università Bicocca per il Dipartimento Pari Opportunità nel 2019, in Italia vivono 87.600 donne escisse, di cui 7.600 minorenni, e di altre 4.600 a rischio di mutilazioni genitali. Con l’obiettivo di prevenire e contrastare la violenza di genere rappresentata dalle mutilazioni, grazie al sostegno di Msd Italia, Amref è attiva attraverso approccio multidisciplinare e multisettoriale nei territori di Milano, Padova, Torino e Roma.

Il progetto

Con il progetto “P-ACT: percorsi di attivazione contro il taglio dei diritti ” Amref lavora al fianco delle istituzioni e delle comunità attraverso azioni di formazione e sensibilizzazione che mirano ad attivare e rafforzare la prevenzione e la presa in carico socio-sanitaria delle minori vittime o a rischio di mutilazioni genitali.

“Sostenere Amref nella lotta contro questa pratica così terribile e ingiusta, da mamma, figlia e donna, mi rende davvero orgogliosa”, afferma Nicoletta Luppi, presidente e Ad di Msd Italia. “Parliamo di una violazione dei diritti umani che colpisce tantissime giovani, ragazze e bambine in tutto il mondo, anche in Italia”. Una violenza che “grazie al contributo di ciascuno di noi si può e si deve fermare. Facciamolo insieme”, sottolinea Luppi.

Quella “contro la violenza di genere è una battaglia comune – sostiene Guglielmo Micucci, direttore di Amref Italia – Nella lotta alle mutilazioni genitali femminili, In Italia facciamo ciò che in Africa portiamo avanti da oltre vent’anni. La parità di genere e per i diritti, il rispetto e l’autodeterminazione delle donne e delle bambine è, e deve essere, una priorità globale”.

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