Estroversi si nasce. Certo. Ma magari c’è anche chi disegna questo tratto della personalità progressivamente nel tempo, provando a dare risposta alle richieste della vita di ogni giorno, dalla scuola al lavoro.
Allo stesso modo c‘è chi invece ha un carattere chiuso e può avere maggior difficoltà ad inserirsi nel mondo scolastico e professionale. Quanto può incidere questa predisposizione nel definire la soddisfazione nella vita, sia in età giovanile che poi nella terza età, con particolare riferimento al mondo del lavoro? A cercare di dare una risposta sono gli esperti dell’Università di Tilburg, con uno studio apparso su Journal of Personality and Social Psychology.
Sintesi rapida della ricerca: ci sono tratti della personalità che in qualche modo si associano più facilmente ad una vita ricca di soddisfazioni e non solo in età giovanile.
Stando a quanto riportano gli esiti dello studio, infatti, l’estroversione e l’apertura verso gli altri si mantengono come “must” positivo non solo da giovani e da adulti, ma anche nella terza età. Il tutto, a prescindere dagli inevitabili mutamenti professionali.
Secondo gli autori dell’indagine, coordinati tra gli altri da Gabriel Olaru e Manon Van Scheppingen, l’associazione di elementi della personalità con la soddisfazione nella vita, professionale e non, si mantengono nel tempo.
Per giungere a questa conclusione gli esperti hanno valutato ben 11 anni di risultati del sondaggio Longitudinal Internet Studies for the Social Sciences, considerando sia le oltre 9.000 persone dai 16 ai 95 anni che hanno risposto sui classici Big Five (apertura, coscienziosità, estroversione, gradevolezza e stabilità emotiva/nevroticismo), correlando le risposte con quanto veniva riportato in termini di rete sociale e soddisfazione per l’esistenza, sia le quasi 5.300 persone che lavoravano durante il sondaggio.
Risultato: a fare la differenza è sicuramente la stabilità emotiva che caratterizza la soddisfazione per la propria esistenza, la rete di amicizie e colleganza e la carriera. Ma soprattutto, si è dimostrato che – senza considerare i ruoli professionali e sociali – avere un’esistenza soddisfacente dipende proprio dai tratti della personalità.
Ancora: la coscienziosità per la soddisfazione sul lavoro e l’estroversione sarebbero le chiavi, assieme al piacere della posizione raggiunta, per una soddisfazione sociale nel tempo. Insomma: non bisogna chiudersi in sé stessi, ma piuttosto tenersi pronti alle novità con spirito di conoscenza e crescita. Se si evita un atteggiamento che tende ad isolare, sia sul lavoro che nel mondo esterno, si può solo migliorare, anche in età avanzata.
Non è la prima volta, va detto, che proprio le caratteristiche positive della personalità disegnano un percorso ottimale in ambito lavorativo. I “Big Five”, ovvero tratti positivi del carattere e della psicologia di chi lavora con noi, sia esso superiore o pari grado, contrastano i tre aspetti della “Dark Triad”, ovvero quella che viene definita triade oscura.
E la vittoria dei primi sui secondi tratti di personalità potrebbe favorire sul lavoro e nella vita, stando a una ricerca di Nathan Hudson, pubblicata su Journal of Personality. Prestare attenzione agli altri è la chiave del successo in questo percorso: sforzandosi di avvicinarsi alle persone senza immaginare un tornaconto, ma solo per desiderio di apertuea, potrebbe diventare la chiave per attenuare la triade oscura, ovvero machiavellismo, tendenza a vera e propria psicopatia e narcisismo spinto.
Insomma: essere estroversi, aperti, cercare di porsi gradevolmente verso gli altri, avere attenzioni e coscienza dei propri atti e soprattutto trovare una propria stabilità emotiva potrebbero rappresentare il cocktail psicologico per aiutarci, sul lavoro come nella vita.
Migliorando anche i nostri tratti più reconditi, ma anche temibili. L’importante è sapere che dobbiamo essere aperti al cambiamento, come segnala la ricerca olandese. Le nostre personalità e la nostra felicità non sono scolpite nella pietra, segnalano gli autori. E possiamo cambiare, magari mostrandoci più aperti verso gli altri, estroversi, amichevoli. Così davvero potrà crescere la nostra soddisfazione sociale e professionale.
