Complice l’altalena delle temperature, l’influenza colpisce ancora. E la lunga coda di malanni causati dal virus non sembra voler finire. Nella settimana dal 17 al 23 aprile la curva dell’incidenza delle sindromi simil-influenzali in Italia appare infatti “stabile” rispetto alla settimana precedente, con 4,3 casi per mille assistiti (erano 4,5 nella settimana precedente).
Un record continuo
In passato in questo periodo l’influenza sarebbe stata agli sgoccioli. Quest’anno il totale continua a salire: siamo a circa 13.796.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza Influnet. E c’è da scommettere che gli italiani colpiti aumenteranno ancora.
Come spiegano i medici sentinella della rete Influnet, l’incidenza “è stabile in tutte le fasce di età”. E nei bambini sotto i cinque anni, è ancora pari a 12,6 casi per mille assistiti (erano 13 nella settimana precedente).
Le età più colpite
Quest’anno i piccoli sono stati ‘bersagliati’ dai virus similinfluenzali. Nella fascia 0-4 anni l’incidenza è ancora pari a 12,58 casi per mille assistiti, a 5-14 anni scende a 5,88, negli italiani di 15-64 anni a 3,96 e tra gliover 65 a 2,03 casi per mille assistiti.
Febbre, dolore alle ossa e naso che cola continuano ad affliggerci, mentre in molti si trovano a fare i conti con la new entry: lo streptococco.