Cervello, la scoperta dei neuroni ‘sociali’

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Altro che beata solitudine. Siamo animali sociali, programmati dall’evoluzione per interagire gli uni con gli altri. Se questo è stato complesso in pandemia, la capacità di riconoscere l’identità dell’altro, recuperare informazioni rilevanti su di lui dalla nostra memoria e aggiornarle resta fondamentale per stabilire relazioni sociali.

Ora un nuovo studio fa luce su questo meccanismo chiave del nostro cervello, grazie alla scoperta di quelli che possiamo chiamare ‘i neuroni sociali’, quelli fondamentali per riconoscere gli altri e costruire una rete di relazioni (dal vivo, ma perchè no anche virutuali).

In pratica infatti, i ricercatori coreani del Center for Cognition and Sociality all’interno dell’Institute for Basic Science (IBS) hanno annunciato su ‘Nature’ la scoperta dei neuroni che ci permettono di riconoscere le altre persone. Il team ha scoperto che queste cellule cerebrali che gestiscono le informazioni associate a diversi individui si trovano nella regione CA1 dell’ippocampo.

Le ricerche sui topi

In passato i ricercatori si sono concentrati sull’ippocampo, struttura cerebrale notoriamente responsabile della formazione della memoria. All’interno dell’ippocampo, i campi Cornu Ammonis (CA), che sono numerati da CA1 a CA3, sono coinvolti in varie funzioni legate alla memoria e all’elaborazione spaziale e sono stati quindi al centro degli studi.

Il team ha sviluppato un nuovo paradigma comportamentale utilizzando i topi per studiare meglio la loro capacità di riconoscere altri individui. Il loro nuovo metodo prevedeva che il topo soggetto associasse singoli topi specifici a ricompense e studiasse il loro comportamento dopo aver incontrato roditori associati alla ricompensa e altri che invece non lo erano.

Nello specifico, due topi sono stati immobilizzati su un disco rotante e sono stati presentati in modo casuale a un terzo animale, che avrebbe dovuto riconoscere il vicino dall’odore. L’acqua veniva fornita al protagonista della sperimentazione come ricompensa solo quando individua l’animale associato alla ricompensa. Analizzando il cervello delle cavie, il team ha dimostrato che la regione dorsale CA1 dell’ippocampo svolge un ruolo essenziale nel riconoscimento dei singoli.

Cosa accade nel cervello

Tanto che, quando questa area viene soppressa utilizzando un neuroinibitore, il topo  non è più in grado di distinguere il suo vicino. Utilizzando una tecnica di imaging che consente di ‘osservare’ in tempo reale l’attività dei neuroni nelle regioni profonde del cervello, il team ha persino identificato le cellule neuronali specifiche responsabili del riconoscimento degli altri.

“Abbiamo rivelato per la prima volta come le informazioni sugli altri ottenute attraverso interazioni positive o negative vengono rappresentate e immagazzinate nel nostro cervello – ha sintetizzato Lee Doyun, che ha guidato questa ricerca – Questo  fornisce spunti significativi per comprendere il ruolo del nostro cervello nella costruzione e nello sviluppo delle relazioni umane attraverso le interazioni sociali”.

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