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Donazione organi, morto a Milano l’ex presidente Aido Passarelli

Vincenzo Passarelli
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Lutto nel mondo dei trapianti. Si è spento il 2 luglio a Milano Vincenzo Passarelli, presidente nazionale dell’Aido (Associazione italiana per la donazione di organi) dal 2004 al 2016 e protagonista del movimento di impegno sociale e civile che portò, nel 1999, all’approvazione della legge 91 sulla donazione e il trapianto di organi e tessuti.

Passarelli,  morto a 76 anni in seguito a un ictus cerebrale, ha donato i suoi organi: grazie al suo consenso, registrato in vita come socio Aido, è stato possibile prelevare a scopo di trapianto il fegato e i reni, oltre alle cornee ed altri tessuti.

“Vincenzo Passarelli ha dedicato gran parte della sua vita alla causa della donazione degli organi, contribuendo in modo determinante alla costruzione del nostro sistema”, ha commentato il direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo, assicurando alla famiglia e ai volontari di Aido il profondo cordoglio e la più sentita vicinanza del Cnt e della Rete nazionale trapianti tutta.  “Con lui se ne va un pezzo di storia della Rete nazionale, iniziata negli anni Ottanta, quando i prelievi e i trapianti erano un evento sporadico e il trasporto degli organi era supportato da centinaia di volontari che mettevano a disposizione il loro tempo e persino le loro auto private per salvare una vita”.
Passarelli “ha avuto un ruolo decisivo nel percorso che ha portato all’approvazione della legge 91/99, alla nascita del Cnt e del Sistema informativo trapianti, lavorando senza sosta alla costruzione di una autentica e radicata cultura del dono”, ha detto Cardillo. Una convinzione testimoniata da una scelta a favore della donazione degli organi, nella quale Passarelli “ha creduto per tutta la vita”.
Originario di un piccolo centro della Calabria, Passarelli è stato ricercatore all’Istituto di Biofisica di Pisa del Consiglio Nazionale delle Ricerche. “La sua innata vocazione ad una comunicazione chiara, rigorosa e basata sull’evidenza scientifica non poteva essere solo una deformazione professionale”, ricorda il Cnt. Quando i termini “fake news” e “bufale” non erano ancora entrate nel vocabolario collettivo, “Passarelli è sempre stato al nostro fianco per demolire i tanti falsi miti connessi alla donazione di organi e alla base di ancora troppi rifiuti al prelievo”, sottolineano dal Cnt.
Fu socio fondatore della Società Italiana per per la sicurezza e la qualità dei trapianti (SISQT), la cui mission è promuovere un modello di medicina partecipativa.

Negli anni della sua militanza associativa e della sua presidenza in Aido, Passarelli ha accompagnato le trasformazioni del sistema, come con la possibilità di esprimersi sulla donazione in occasione del rilascio della carta d’identità. Obiettivo, rendere la donazione di organi un fatto “normale”, al di là di qualsiasi retorica da supereroe.

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