GILEAD

Sis 118 in piazza, le ragioni della protesta in una lettera a Meloni

Gilead

Dalle parole ai fatti. Dal XX Congresso nazionale della Sis 118 di Trani (Bat), il presidente della Società Italiana Sistema 118 Mario Balzanelli aveva annunciato  una manifestazione “composta, educata, di protesta”, per “dimostrare che non siamo dei fantasmi”. Ebbene, la “manifestazione silenziosa di protesta” si terrà il 12 luglio dalle ore 12.00 alle ore 12.30, presso piazza dei Santi Apostoli, a Roma.

A spiegare le ragioni di questa iniziativa, una accorata lettera aperta che Balzanelli ha scritto alla Premier Giorgia Meloni. Balzanelli ha preso carta e penna per mettere nero su bianco il disagio di una categoria attiva H24, che nei mesi più duri della pandemia ha pagato con la vita il proprio impegno, ma che sente di essere stata dimenticata dai precedenti esecutivi. Risultato? In molti stanno lasciando il servizio. “I medici del 118 se ne stanno andando”, ribadisce con forza Balzanelli a Fortune Italia.

La lettera aperta

“Illustre presidente del Consiglio – si legge nella missiva – rappresento medici, infermieri e autisti-soccorritori del Sistema di emergenza territoriale 118 provenienti da numerose regioni del Paese. Il 12 luglio, alle 12.00, saremo a Roma, in Piazza Santi Apostoli, per un breve incontro, silenzioso e composto, della durata di circa 15 minuti, allo scopo di rendere simbolicamente evidente il fatto che esistiamo, lavoriamo, serviamo lo Stato, incessantemente, H24, di giorno e di notte, salvando vite umane“.

“Signor presidente, noi siamo coloro i quali salvano vite umane! Migliaia di vite umane ogni anno! Senza soluzione di continuità! Siamo gli operatori del Sistema salvavita tempo dipendente dello Stato italiano. Siamo quelli che hanno contribuito in modo assai determinante a salvare l’Italia dalla immane tragedia della Covid-19. Intendiamo rendere visibile il fatto che esistiamo, che non siamo dei fantasmi, perché, fino ad oggi – sembra incredibile, ma è così! – siamo stati, nel modo più assoluto e sistematico, dimenticati, ignorati, da tutti i precedenti Governi di questo Paese e da tutti i provvedimenti legislativi di rinforzo della Sanità territoriale da circa trent’anni”.

Ma allora quali sono le richieste di questi operatori? “Al Governo attuale – dice Balzanelli – che si presenta diverso da quelli che lo hanno preceduto, perché (lo afferma il suo Presidente) vuole una Nazione forte ed efficiente – chiediamo una rivalutazione legislativa nazionale del Sistema di emergenza territoriale 118 che assicuri alla cittadinanza tutta standard omogenei di eccellenza del soccorso in emergenza in tutte le Regioni e che, nel contempo, valorizzi (invece di mortificarle) l’importanza e la dignità professionale di noi tutti operatori del sistema: medici, infermieri, autisti-soccorritori”.

Nonostante tutto, i medici della Sis 118 sono fiduciosi nell’attezione della premier e dell’esecutivo. “Saremmo onorati di poterla salutare ed incontrare, anche per pochi minuti, in questa occasione o quando sarà per lei possibile. Siamo certi del fatto che non si affiancherà a chi non ha compreso e continua a non comprendere (o, peggio, finge di non comprendere) come debba correttamente funzionare il Sistema di emergenza territoriale”, assicura infatti Balzanelli.

Salute, Sis 118 in crisi manifesterà a luglio davanti al ministero

Le ragioni della Sis 118

Oltre alla premier, Balzanelli ha invitato alla manifestazione anche la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurgi e degli Odontoiatri (FNOMCeO). “Il Sistema di Emergenza Territoriale 118, nonostante l’importanza cardine che ricopre nel Sistema Sanitario Nazionale, e nei Sistemi Sanitari Regionali, e nonostante sia riconosciuto da tutti i cittadini come l’irrinunciabile garanzia istituzionale cui affidarsi immediatamente in caso di improvvisa e grave necessità, è stato sistematicamente dimenticato dallo Stato”, scrive il presidente della Sis 118 in una nota.

Fnomceo al fianco dei medici del 118

Ebbene, ci sarà anche la FNOMCeO in piazza domani accanto ai medici, infermieri, autisti soccorritori della Società italiana del Sistema di Emergenza territoriale 118. Lo ha assicurato il presidente Filippo Anelli, che ha prontamente accolto l’invito di Balzanelli.

“Sosteniamo le ragioni dei colleghi della Sis 118 – fa sapere Anelli – sempre in prima linea, pronti a soccorrere i cittadini quando e dove ne hanno bisogno, vicini ai pazienti nei momenti più drammatici, quando la qualità e la tempestività dell’assistenza possono fare la differenza, salvare la vita. Prossimi alle persone anche nei tempi più bui della pandemia, quando, ben oltre il loro dovere, si facevano carico non solo di carenze strutturali, evitando le ospedalizzazioni improprie, ma persino dei bisogni più ‘umani’, chiudendo una casa vuota, preparando borse per l’ospedale. Abbandonati ora, inascoltati, privati di una riforma attesa da anni, che renda il sistema dei soccorsi sempre più efficace, efficiente ed uguale sul territorio nazionale e che valorizzi, al suo interno, ruoli e professionalità, ponendo fine al precariato che interessa tanti operatori”.

“È vero – aggiunge il segretario della FNOMCeO, Roberto Monaco – questi colleghi non sono fantasmi: comprendere quanto sia prezioso il lavoro di questi medici, di questi professionisti, di queste persone è il primo passo per valorizzarlo con contesti organizzativi adeguati, per appropriatezza, efficacia, efficienza”.

“Chiediamo anche noi al presidente del Consiglio e al ministro della Salute, Orazio Schillaci – dice con forza Anelli – una particolare attenzione per un settore strategico per la salute dei cittadini. L’emergenza sanitaria tempo-dipendente deve essere garantita da medici e infermieri insieme, perché le competenze peculiari e sinergiche delle due professioni sono determinanti per salvare vite e tutelare la salute delle persone”.

La desertificazione della professione

Dal canto suo Balzanelli ribadisce il grande “disagio progressivo degli operatori del Sistema; medici, infermieri ed autisti-soccorritori. Gravissima, in particolare, la desertificazione del Personale medico del Sistema di Emergenza Territoriale 118 che, ormai, sta abbandonando in massa, a livello dei vari territori regionali, il servizio”.

Tempo di riforme

La carenza di operatori è una piaga che accomuna diverse specialità. Ma qui a rischio è la sopravvivenza dello stesso servizio di emergenza territoriale. L’obiettivo, ieri come oggi, è una riforma mirata. “Da lungo tempo è auspicata una rivalutazione legislativa che potenzi significativamente il Sistema e non che lo amputi, invece, ulteriormente”.

Ecco perché, “al fine di sensibilizzare l’attuale Governo sulla importanza, determinante, di valorizzare il Sistema di Emergenza Territoriale 118 su base nazionale, con provvedimenti concreti finalizzati ad assicurare standard omogenei di soccorso avanzato, medico ed infermieristico, di eccellenza in tutte le regioni del Paese, il riconoscimento pieno della dignità e del valore dei suoi Operatori, e il potenziamento drastico dei mezzi e delle tecnologie, la Società Italiana Sistema 118 effettuerà una manifestazione silenziosa di protesta”.

I medici e gli operatori della Sis 118 sfideranno dunque il caldo record della Capitale, per far vedere a tutti, Governo in primis, che esistono (ancora). Ma anche che il tempo dell’attesa è finito.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.