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Farmaci scaduti fra dubbi ed errori, ecco dove metterli

Assosalute farmaci scaduti
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Semplice come bere un bicchier d’acqua? Non proprio. Gli italiani infatti hanno ancora le idee confuse sul destino dei farmaci scaduti. E questo anche se danno sempre più importanza ad ambiente e sostenibilità. Così un italiano su due conosce l’esistenza dei contenitori per differenziare i farmaci (49%) e sa che la farmacia rappresenta il punto di smaltimento dei farmaci scaduti (47%).

Eppure, oltre il 70% non sa cosa, di preciso, debba essere buttato nei contenitori dei medicinali che hanno superato la data di scadenza. E’ quanto emerge dall’indagine Ipsos realizzata per Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica.

La campagna

Proprio per informare il cittadino sul corretto smaltimento dei farmaci scaduti, Assosalute ha avviato una campagna digitale: ‘Non Mi Scadere Sui Farmaci’, con protagonista il presentatore Enrico Papi, on air sui canali social Facebook, Instagram, YouTube, TikTok e sul web per 6 settimane a partire dal 23 ottobre.

Attraverso il format di quiz interattivi e un tono semplice e diretto, “Non Mi Scadere Sui Farmaci” mira a informare ed educare sulle corrette abitudini per lo smaltimento di farmaci scaduti.

Gli italiani tra farmaci e ambiente

Secondo l’indagine Ipsos molti connazionali gettano tutta la confezione dei farmaci scaduti (scatola inclusa) nei contenitori (lo fa 1 italiano su 4). Mentre l’errore che si commette più frequentemente è quello di buttare i contenitori di farmaci liquidi nella plastica o nel vetro dopo averli svuotati. È bassa la percentuale di coloro che sanno che i medicinali scaduti possono essere conferiti presso le isole ecologiche.

I dati delle ricerche mostrano poi come la prossimità dei bidoni sia un elemento importante per favorire comportamenti virtuosi, così come lo è una informazione capillare. E ancora, in oltre la metà dei casi le farmacie e i farmacisti sono visti come i canali di informazione più autorevoli.

Giovani ma non sostenibili

Forse non dovrebbe stupire troppo il fatto che il corretto smaltimento dei farmaci scaduti cresce con l’avanzare dell’età: complice il fatto che ne fanno un uso minore e che in casa non si occupano dei rifiuti, i giovani risultano meno ingaggiati sul tema.

Se si considera però che rappresentano la fascia popolazione generalmente più attenta e sensibile alle tematiche ambientali, sorprende comunque che proprio i ragazzi approccino a questo tema con più superficialità.

“Come Assosalute valutiamo la sostenibilità ambientale a 360° – ha detto Salvatore Butti, presidente di Assosalute – Ciò significa che la salute del cittadino passa attraverso la salute del nostro pianeta.  Non è più tempo per rimandare questo nostro impegno, che deve essere anche politico”. I farmaci, insomma, ancora oggi “rischiano di essere dispersi nell’ambiente perché mancano informazione e consapevolezza sul loro corretto smaltimento”, conclude Butti.

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