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Influenza e virus cugini, 375mila italiani a letto in una settimana

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Tosse, mal di gola, febbre, naso che cola, dolore alle ossa. Con l’abbassarsi delle temperature, l’influenza e i virus ‘cugini’ iniziano davvero a farsi sentire, in particolare nei bimbi piccoli. A dircelo sono i medici sentinella dell’Istituto superiore di sanità, che quest’anno hanno cambiato la formula ‘storica’ della rete Influnet e diffondono il primo report.

Ora la sorveglianza è stata ribattezzata RespiVirNet e il sistema monitora non solo influenza e sindromi simil-influenzali, ma anche virus respiratori come Sars-Cov-2 e Rhinovirus. Un aggiornamento dettato dall’esperienza dell’anno passato, quando i numeri record dell’influenza sono stati causati dalla compresenza di diversi patogeni respiratori.

Ebbene, dall’inizio della sorveglianza i casi in Italia sono arrivati a 1,2 mln, ma l’accelerazione c’è stata nella seconda settimana di novembre.

Covid, influenza e Rsv: in arrivo un ‘concerto di virus’

La rete RespiVirNet si basa sui medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e laboratori di riferimento regionale per i virus respiratori, coordinati dall’Iss con il sostegno del ministero della Salute.

I dati

Nella settimana dal 6 al 12 novembre in tutto 992 medici sentinella hanno inviato dati relativi alla frequenza di sindromi simil-influenzali tra i propri assistiti. Secondo i calcoli dell’Iss, l’incidenza totale di influenza e virus cugini è pari a 6,38 casi per mille, ovvero circa 375.000 italiani, per un totale di 1.264.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Un andamento, dicono gli esperti, paragonabile a quello della scorsa stagione. Non solo i virus influenzali, ma anche altri patogeni respiratori sono inclusi nell’analisi, come Sars-CoV-2 e Rhinovirus.

I bimbi piccoli

Come accade di solito, i più piccini sono i più colpiti: nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza di influenza e virus cugini è pari a 12,26 casi per mille, un dato che scende nella fascia di età 5-14 anni scende a 4,86, tra 15-64 anni a 7,04 e tra gli over 65 anni a 4,23 casi per mille.

Quattro Regioni (P.A. di Bolzano, Valle d’Aosta, Basilicata, Calabria) non hanno ancora attivato la sorveglianza RespiVirNet. Fra le altre, tutte registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Molise, Campania e Sardegna. Siamo all’inizio di una stagione che gli esperti prevedono ‘vivace’. C’è ancora tempo per ricorrere al vaccino.

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