Influenza e ‘virus cugini’: i numeri in Italia e la sorpresa Rhinovirus

starnuto

Starnuti, congestione nasale, tosse, occhi rossi e un po’ di febbre. Fra i soliti sospetti non c’è solo l’influenza: quest’anno più che mai stiamo facendo i conti con un mix di virus. Oltre a Covid-19 e al virus respiratorio sinciziale (Rsv), infatti, molti dei malanni in questo periodo sono legati ai ‘virus cugini’ dell’influenza, in particolare al Rhinoviris, il patogeno causa del raffreddore.

A dircelo sono i medici sentinella dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Ma vediamo i numeri: tra il 27 novembre e il 3 dicembre i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati circa 630.000, per un totale di 2.946.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.

I bambini ‘untori’

Insomma, come ci hanno detto gli esperti, con l’avanzare della stagione fredda cresce l’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia.. Secondo i bollettini della sorveglianza RespiVirNet la crescita delle forme influenzali accomuna tutte le fasce di età, ma i bambini sotto i cinque anni sono i più colpiti: l’incidenza è pari a 24,7 casi per mille assistiti (18,5 nella settimana precedente).

Nella stagione dell’influenza dei record, in questo periodo l’incidenza dei virus cugini nei bambini sotto i cinque anni era pari a 49,2 casi mille assistiti. Andiamo meglio rispetto all’anno scorso, ma  a diffondere i virus nelle famiglie spesso sono i più piccini.

I virus sotto accusa

In realtà sappiamo anche altre cose: su 1.115 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 87 (7,8%) sono risultati positivi al virus influenzale, 85 di tipo A (74 di sottotipo H1N1pdm09, 3 H3N2 e 8 A non ancora sottotipizzati) e 2 di tipo B.

Non solo: 163 campioni (14,6%) sono risultati positivi per Sars-CoV-2, 80 (7,1%) per Rsv e i rimanenti 197 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 134 Rhinovirus, 31 Adenovirus, 13 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 11 virus Parainfluenzali, 6 Metapneumovirus e 2 Bocavirus. Insomma, il virus del raffeddore appare molto diffuso.

Di che si tratta

I Rhinovirus sono i virus più comuni che infettano l’uomo. Il raffreddore può anche essere causato da coronavirus o adenovirus, ma nel 30-80% dei casi è causato proprio dai Rhinovirus.

Potrebbe essere utile non dimenticare che i luoghi affollati e chiusi sono insidiosi, lo sono ancor di più quelli ristretti, come gli ascensori. Non dimentichiamo infatti che starnuti e tosse possono favorire lo spargimento dei virus sulle superfici. Un’accurata igiene delle mani può rivelarsi utile a tenere lontano questo malanno.

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