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Influenza, 653mila italiani colpiti in una settimana. Il ‘vespaio’ di virus

influenza bimbo
Gilead

Sembra che mezza Italia sia a letto con febbre e influenza, ma i dati del sistema di sorveglianza RespiVirNet ci dicono che le cose non stanno proprio così. L’incidenza delle sindromi simil-influenzali, infatti, è stabile. E in quello che l’epidemiologo del Campus Bio-Medico Massimo Ciccozzi definisce “un vespaio di virus”, prevalgono ancora i Rhinovirus – responsabili del raffreddore – anche se aumentano i campioni positivi all’influenza vera e propria.

Stando al report diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità, i casi stimati di sindrome simil-influenzale dal 4 al 10 dicembre sono stati  circa 653.000, per un totale di 3.628.000 a partire dall’inizio della sorveglianza. Se guardiamo poi alle ultime stagioni, la curva delle sindromi simil-influenzali mostra valori sopra la soglia epidemica ma inferiori a quelli registrati nell’inverno dell’influenza dei record.

I numeri

L’incidenza dell’influenza 2023 è dunque stabile a 11,1 casi per mille assistiti (11 nel precedente bollettino). Ancora una volta i più colpiti sono i bambini al di sotto dei cinque anni: l’incidenza è pari a 25,2 casi per mille assistiti (contro 24,8 nella settimana precedente). La scorsa stagione in questa stessa settimana l’incidenza di influenza e virus cugini nei piccoli sotto i cinque anni era pari a 50,3 casi ogni mille assistiti.

Tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, tutte le Regioni registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne il Molise. In dodici Regioni è stata raggiunta la soglia di intensità media dell’incidenza.

Il vespaio di virus

In effetti gli esperti lo avevano previsto: a farci ammalare questo autunno-inverno è una folta serie di patogeni. La sorveglianza virologica ci dice che la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza è pari al 12,5%, in aumento rispetto alla settimana precedente (9,5%). Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano prevalenti (98,4%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.

Inoltre 142 campioni (14,1%) sono risultati positivi a Sars-CoV-2, 99 (9,8%) a Rsv (virus respiratorio sinciziale) e i rimanenti 169 ad altri virus respiratori, di cui: 102 il ‘solito’ Rhinovirus, 23 Adenovirus, 22 Coronavirus umani diversi da quello di Covid-19, 12 virus parainfluenzali, 6 Metapneumovirus e 4 Bocavirus.

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