Scimmia clonata in Cina, ecco come cambierà la ricerca

scimmia clonata Credit: Qiang Sun
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Lo zoo degli animali clonati si arricchisce di una new entry molto speciale. Lei si chiama ReTro, è una scimmia rhesus (Macaca mulatta) e non è il primo esemplare della sua specie ‘fotocopia’, ma il primo ad essere riuscito a raggiungere l’età adulta, sopravvivendo per più di due anni, almeno al momento.

Questo risultato è stato ottenuto utilizzando un approccio leggermente diverso dalla tecnica utilizzata per clonare la pecora Dolly e altri mammiferi, compresi i macachi dalla coda lunga (Macaca fascicularis), primi primati ad essere clonati. Lo studio, pubblicato su ‘Nature Communications’ dal team di Mu-ming Poo, direttore dell’Institute of Neuroscience della Chinese Academy of Sciences di Shanghai, ha attirato l’attenzione dei ricercatori. E potrebbe avere delle importanti ricadute, in particolare nella medicina della riproduzione.

Ma cosa hanno scoperto i ricercatori cinesi, e perchè questa scimmia clonata è così importante? Fortune Italia lo ha chiesto al genetista Giuseppe Novelli dell’Università di Roma Tor Vergata.

Mammiferi e clonazione

“La clonazione nei mammiferi è complicata per diverse ragioni biologiche, sebbene presenti differenze tra le diverse specie: è un po’ più efficiente nei bovini (tra il 5-20%) ma scarsamente efficiente nei primati (inferiore all’1.5%) – sottolinea Novelli – Negli ultimi anni diversi ricercatori hanno dimostrato che il problema principale è dovuta alle anomalie di “imprinting” osservate negli embrioni ottenuti per clonazione. L’imprinting – spiega il genetista – è una sorta di marchiatura reversibile e temporanea del Dna, che agisce come interruttore dei geni”.

L’ impronta di marchiatura lasciata dall’imprinting “è diversa nei geni ricevuti dal genitore di sesso maschile e da quello di sesso femminile. Di conseguenza, gli embrioni per svilupparsi devono avere una marchiatura maschile e femminile, come avviene normalmente quando vengono generati attraverso la fecondazione. Gli embrioni generati per clonazione, invece, saltano il processo della fecondazione e quindi non hanno ricevuto una “marchiatura” sesso-specifica di imprinting. Anomalie dell’imprinting impediscono lo sviluppo successivo dell’embrione”, dice lo specialista.

La soluzione

“I colleghi cinesi sono riusciti a superare questa importante problematica attraverso il trapianto del trofoblasto, cioè della placenta precoce. I ricercatori – racconta Novelli – hanno per prima cosa dimostrato che proprio nel trofoblasto risiedono le anomalie dell’imprinting negli embrioni clonati.Poi sono riusciti a combinare embrioni ottenuti attraverso la clonazione e embrioni ottenuti attraverso la fecondazione. In pratica, hanno trasferito il trofoblasto di un embrione di pochi giorni in una blastocisti (un embrione allo stadio di sviluppo di 5-6 giorni, ndr) ottenuta per clonazione da cui è stato eliminato il proprio trofoblasto. I ricercatori hanno confermato in questo modo di aver ‘corretto’ le anomalie geniche di imprinting”.

Le ricadute della ricerca

Questo esperimento “contribuisce alla comprensione di molti meccanismi biologici attivi nell’embriogenesi – continua Novelli – e può avere ripercussioni nel campo della medicina della riproduzione e, in particolare, per l’annidamento, ovvero il momento in cui l’embrione, in fase di blastocisti, si impianta all’interno dell’utero e più specificatamente nella sua parete interna, l’endometrio. Questa fase – conclude il genetista – è fondamentale nella gravidanza e per lo sviluppo dell’embrione“.

Insomma, da ReTro potranno arrivare informazioni preziose per fertilità e fecondazione umana. Ma non solo. “Potremo produrre un gran numero di scimmie geneticamente uniformi che possano essere utilizzate per test sull’efficacia dei farmaci“, ha detto Mu-ming Poo.

Da quando il primo primate è stato clonato, sei anni fa, gli scienziati hanno utilizzato scimmie ‘fotocopia’ per realizzare modelli di malattie come la depressione e l’ansia e per valutare l’efficacia e la sicurezza di farmaci mirati, antidepressivi inclusi. “Stiamo assistendo all’inizio dell’utilizzo delle scimmie clonate”, ha detto Poo.

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