Se la pandemia da Covid-19 ha cambiato volto, in Italia predomina la sotto-variante Omicron 5. Sono ancora presenti anche BA.4, BA.2 e BA.1, ma queste varianti appaiono decisamente minoritarie.
La fotografia arriva dalla flash survey relativa al 6 settembre scorso, condotta dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
Cresciuta enormemente in estate, Omicron 5 è ormai dominante rispetto alle altre varianti. Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Hanno partecipato all’indagine 20 Regioni, e complessivamente 95 laboratori regionali e il Laboratorio di Sanità Militare, per un totale di 1.065 campioni.
Ebbene, se ormai in Italia Omicron 5 è a quasi il 95%, ecco le percentuali delle varianti presenti in Italia:
BA.1 0,1% (range: 0% -0,4%)
BA.2 1,1% (range: 0% -14,3%)
BA 4 4,4% (range: 0,0% -16,0%)
BA 5 94,4% (range: 84,0% – 100,0%)
Quanto alle regioni, Omicron 1 è stata rilevata solo in Lombardia, mentre in altri territori (fra cui il Lazio), la variante Omicron 5 è al 100%.