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Coronavirus, decessi nel mondo potrebbero essere il 60% in più

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Le persone decedute con o per coronavirus nel mondo potrebbero essere il 60% in più rispetto a quanto attualmente rilevato. E a Bergamo è stato registrato il record mondiale negativo di vittime: +464% rispetto alla media. Questo quanto emerge da uno studio del Financial Times sui decessi in 14 paesi a partire dallo scoppio della pandemia.

 

In particolare il bilancio ‘reale’ delle vittime del coronavirus potrebbe essere di quasi il 60% superiore a quello riportato nei conteggi ufficiali. FT ha esaminato i dati relativi ai decessi in 14 Paesi a partire dallo scoppio della pandemia: nelle statistiche sulla mortalità si rilevano 122.000 morti ‘in eccesso’ rispetto ai livelli normali registrati in questi Paesi, un valore non compensato dai 77 mila decessi per Covid-19 attribuiti dalle autorità in questi stessi Paesi.

 

Un calcolo per difetto che – se riportato alla contabilità ufficiale a livello globale – porterebbe il bilancio delle vittime globale della pandemia di coronavirus dall’attuale totale ufficiale di 201 mila morti a un massimo di 318 mila decessi.

 

Questa analisi mostra come in Lombardia, il ‘cuore’ del focolaio in Europa più devastante, i dati complessivi mostrerebbero un ‘eccesso’ di oltre 13.000 morti per i quasi 1.700 comuni per i quali sono disponibili i dati, pari a un aumento del 155% rispetto alla media storica con un dato di gran lunga superiore ai 4.348 decessi Covid nella regione. In dettaglio la città di Bergamo ha registrato il peggior aumento a livello internazionale di decessi, con un aumento del 464% delle morti rispetto alla media, seguita da New York City con un aumento del 200% e Madrid, Spagna, con un aumento del 161%.

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