Morire di caldo, i rischi e il monito dei cardiologi

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Mentre l’Italia è alle prese con pesanti ondate di calore, non bastano i soliti consigli estivi a salvarci dai rischi legati al grande caldo. “Il calore estremo uccide”, ha ammonito il direttore regionale dell’Oms Europa, Hans Kluge, ricordando che “negli ultimi decenni centinaia di migliaia di persone sono morte. Quest’anno abbiamo già assistito a più di 1.700 decessi solo in Spagna e Portogallo” per il caldo. 

Ecco allora che in questi giorni particolarmente bollenti, è importante anche controllare con il proprio medico la posologia dei farmaci che si stanno assumendo, in particolare quelli per il cuore e per la pressione. 

Il monito arriva da Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia (Sic). “In situazioni così particolari, non bastano gli accorgimenti di buon senso. Chi soffre di patologia legate a cuori, polmoni, reni, pressione, nonché gli anziani – raccomanda – devono aumentare il livello di guardia, consultando il proprio specialista e, nel caso, rimodulando le terapie farmacologiche in ragione del caldo”.

Ma per quale motivo? Le alte temperature e l’umidità elevata possono causare un maggiore afflusso di sangue alla pelle. In questi casi, il cuore si contrae più velocemente e fa circolare il doppio del sangue al minuto rispetto a un giorno normale. Il calore e la sudorazione possono anche ridurre la quantità di liquidi nel corpo, il volume del sangue e portare alla disidratazione.

“Il caldo può avere un impatto negativo su tutti – precisa Indolfi – ma bisogna avere particolare attenzione per chi ha problemi cardiaci, polmonari, renali, anziani che seguono una dieta a basso contenuto di sale o di sodio, persone che hanno malattia circolatorie o problemi di circolazione, ipertesi che assumono diuretici, sedativi e farmaci per la pressione sanguigna. Se assumi più farmaci per l’ipertensione è importante consultare il cardiologo per verificare la necessità di ridurre la terapia antipertensiva quando la temperatura sale tanto.”

Terapie da tenere d’occhio

“Attenzione poi – prosegue Indolfi – ad alcuni farmaci per il cuore come beta-bloccanti, ace-recettori bloccanti, ace-inibitori, calcio-antagonisti e diuretici: possono esagerare la risposta del corpo al calore, e spesso devono essere rimodulati”.

Esercizio fisico

“Cautela anche a fare esercizio fisico nelle ore calde (da mezzogiorno alle 15 circa)”, perché il sole è più forte, e c’è il rischio di incappare in patologie da caldo. Bisogna ricordare che i sintomi del “colpo di calore” sono “mal di testa, vertigini e stordimento, debolezza, nausea, vomito, pelle secca, calda e arrossata, respiro rapido e superficiale, convulsioni, incoscienza o urina scura. Inoltre, bisogna rimanere idratati bevendo dell’acqua prima soprattutto durante e dopo l’esercizio”.

Cosa bere

La raccomandazione in questi giorni è quella di fare particolare attenzione all’idratazione. Indolfi consiglia di “evitare in generale le bevande contenenti caffeina o alcoliche”.

 

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