Ricetta via mail o telefonino, cessato allarme

ricetta via mail
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Medici (e pazienti) avevano lanciato l’allarme ricetta elettronica. La norma che prevede la possibilità di inviare le prescrizioni via sms, email o Whatsapp, concepita in piena emergenza Covid, scade a fine anno. E il rischio di dover rinunciare a una pratica tanto comoda ha fatto insorgere camici bianchi e associazioni di malati.

Ebbene, secondo quanto si è appreso stamani, con il Milleproroghe è arrivata la proroga di un anno della possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms. Il governo, riunito in Cdm oggi a Palazzo Chigi, ha inserito infatti il posticipo della norma nel testo approvato in Consiglio dei ministri.

“Accogliamo con favore la volontà del Governo di prorogare di un anno la ricetta elettronica sperimentata durante la fase emergenziale e che ha accelerato in modo considerevole il processo di digitalizzazione della dispensazione del farmaco – ha detto il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), Andrea Mandelli – La possibilità, per il cittadino, di ricevere la prescrizione medica direttamente sul proprio smartphone, in alternativa al promemoria cartaceo, ha rappresentato un passaggio epocale nell’ottica di una reale semplificazione dell’accesso alle cure per i pazienti”.

“Il ritorno alla ricetta cartacea – aveva paventato nei giorni scorsi il segretario generale del Sindacato dei medici italiani (Smi), Pina Onotri – rappresenterebbe un salto indietro, causando lunghe attese negli studi medici. La soluzione temporanea che auspichiamo è quella di una proroga, che riteniamo assolutamente necessaria, di almeno un anno del provvedimento”.

D’accordo anche il presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici), Filippo Anelli, interpellato dall’agenzia Dire e convinto che l’addio alla ricetta elettronica sarebbe stato “davvero una follia”.

Secondo Anelli “il sistema ha risparmiato milioni di tonnellate di carte e i servizi sono migliorati nettamente, perché la ripetizione di una ricetta cronica è diventata di una semplicità unica”.

Nelle ultime ore si è trovata una soluzione. “Siamo soddisfatti che il Governo abbia colto la nostra sollecitazione, prorogando di un anno la possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms, inserendo la norma nel decreto Milleproroghe”, ha commentato Onotri. “Attendiamo, adesso, ulteriori misure per liberare i medici convenzionati del servizio sanitario nazionale da gravosi carichi burocratici, a partire dalla possibilità di ridurre drasticamente le file di attesa negli studi con un’autocertificazione dei primi tre giorni di malattia, soprattutto per quelle patologie non obiettivabili”.

“Ringrazio il ministro della Salute Orazio Schillaci – ha detto il presidente dei medici Filippo Anelli – per essersene fatto carico e avere con grande rapidità risolto questo problema che ha destato molta preoccupazione tra i medici e i cittadini. Gli utenti potranno continuare a recarsi nelle farmacie, nelle strutture pubbliche a ritirare i farmaci o a effettuare le prestazioni utilizzando il loro smartphone, su cui sarà presente la ricetta”.

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